Sono più di 200mila (per essere precisi 206.095) gli under 40 che in Puglia non hanno fatto neanche una dose di vaccino. È quanto emerge dall’ultimo report del governo, pubblicato ieri, in base al quale sono le fasce d’età 12-19, 20-29. 30-39 quelle in cui in percentuale si registra il più alto numero di persone che non si sono ancora immunizzate. Questi, nel dettaglio, i numeri e le percentuali di tutti i non vaccinati corrispondenti all’età: 3.546 (1,30%) i non vaccinati over 80, 9.922 (2,51%) i non vaccinati nella fascia d’età 70-79, 21.200 (4,29%) nella fascia d’età 60-69, 65.560 (10,47%) nel range 50-59 anni, 74.207 (12,91%) nella fascia 40-49, 75.376 (16,46%) nella fascia 40-49, 62.012 (14,45%) nella fascia 30-39, e infine 68.707 (21,39%) nella fascia 12-19. Molto alta la percentuale dei vaccinati nella fascia over 80, pari al 96,35%, mentre la più bassa - esclusa la 12-19 - resta la fascia d’età 30-39, dove risulta vaccinato completamente il 78,73% dei pugliesi.
Le terze dosi
Ora, però, i riflettori sono accesi sulle terze dosi. Per questo ieri è stata programmata una cabina di regia, alla quale hanno partecipato il direttore del Dipartimento regionale alla Salute, Vito Montanaro e l’assessore alla Sanità pugliese, Pierluigi Lopalco, con il compito di definire nel dettaglio l’organizzazione e verificare, soprattutto, se la struttura organizzativa è pronta a somministrare più terze dosi considerato che a metà novembre scade la copertura vaccinale per un numero più elevato di pugliesi, rispetto a quello dei giorni precedenti. Non solo. Nell’incontro si è discusso anche di comunicazione più efficace, considerato che il commissario ha chiesto di puntare a convincere anche la platea dei non vaccinati.
L'appello
Sull’importanza della vaccinazione interviene ancora una volta il consigliere Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio: «Non è ammessa disattenzione o rilassatezza, perché l’emergenza non è finita né potremmo permetterci una quarta ondata da lockdown anche parziale. Per questo bisogna vaccinare a più non posso e tenere i centri aperti anche nel fine settimana; il virus non si riposa. Fra platea richiamo (booster) e dose addizionale siamo fermi al 20,53 per cento del target da vaccinare.
La classifica nazionale
Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose addizionale la Puglia è in generale al dodicesimo posto con lo 0,38 per cento. Nel dettaglio: nona nella fascia d’età 12-19, dodicesima nella fascia 20-29, undicesima nella fascia 30-39, decima nella fascia 40-49, nona nella fascia 50-59, quattordicesima in quella 60-69 anni, quindicesima nella fascia 70-79 anni, quattordicesima nella fascia 80-89 anni, diciottesima nella fascia dai 90 anni in su. Nella classifica nazionale della vaccinazione per dose di richiamo (booster) la Puglia è in generale al quindicesimo posto con il 2,03 per cento. La popolazione pugliese che rientra nella fascia d’età vaccinabile contro il Covid è di 3.544.797 abitanti: di questi hanno ricevuto la prima dose l’86,63 per cento, anche la seconda l’80,37 per cento. Sono invece 499.920 i pugliesi che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino. «Sono numeri fortunatamente lontani anni luce da quelli dei mesi scorsi - conclude Amati -. Abbiamo affrontato una battaglia difficile cui non eravamo preparati. Facciamo in modo di prevenire ciò che è possibile stavolta».