Da un lato, la didattica a distanza va portata avanti perché il contagio degli insegnanti costituirebbe «un infortunio sul lavoro». Dall'altro, cinema e teatri da riaprire «purché non siano affollati». E' quanto affermato rispettivamente dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dall'assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco.
O si lascia ai presidenti delle Regioni «solo l'onere di segnalare situazioni di particolare pericolosità; oppure - ha detto il governatore pugliese ai ministri Gelmini e Speranza nel corso di una riunione - che si decida, sulla scuola, di utilizzare la didattica integrata a distanza in questa fase, perché non farlo sarebbe una omissione di misure di sicurezza sul lavoro estremamente grave e rilevante in caso di incidente sul lavoro. Ed è pacifico che per il personale della scuola contagiarsi corrisponde ad un infortunio sul lavoro».
Per il governatore pugliese «se vogliamo la scuola aperta in presenza, dobbiamo vaccinarla».
Fin qui il fronte scuole. Dolente anche il tasto su musei e cinema, ormai chiusi da mesi. In fatto di riaperture, «dobbiamo distinguere: un museo che non è affollato - ha detto Lopalco - non vedo davvero perché debba rimanere chiuso. Il cinema anche, a patto che non sia affollato. Però non so se una sala riuscirebbe ad aprire con 50 spettatori. Il problema è anche questo».