Puglia, sanità promossa: sbloccati 72 milioni di euro. Zullo (FdI) polemizza: «Solo propaganda»

Puglia, sanità promossa: sbloccati 72 milioni di euro
Puglia, sanità promossa: sbloccati 72 milioni di euro
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Sabato 4 Dicembre 2021, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 08:08

La sanità pugliese è promossa. La Puglia ha migliorato la qualità del proprio servizio sanitario e ha così ottenuto dai ministeri della Sanità e dell'Economia lo sblocco di 72 milioni di euro. Lo comunica la Regione Puglia. Ieri si è tenuta la riunione di verifica degli adempimenti Lea, i livelli essenziali di assistenza, e del programma operativo tra il Tavolo congiunto del Ministero delle Finanze e del Ministero della Salute e la delegazione pugliese del Dipartimento Salute e dell'AReSS.

L'ok dai ministeri

I rappresentanti ministeriali hanno comunicato la positiva conclusione delle verifiche degli adempimenti Lea 2019, certificando per la Regione Puglia «il pieno raggiungimento degli obiettivi assegnati». La Puglia è salita dai 155 punti del 2015 ai 193 del 2019, 21 punti sono stati accumulati solo negli ultimi due anni. È stato inoltre verificato positivamente il Bilancio consolidato 2020 della Regione Puglia, che ha garantito l'equilibrio dei conti e la copertura di tutti i costi sostenuti, nonostante la gestione della pandemia Covid-19.

«La certificazione mostra i notevoli miglioramenti raggiunti dalla Puglia nella appropriatezza dei ricoveri, nella riorganizzazione della assistenza territoriale e nella prevenzione, in particolare nel settore delle vaccinazioni. Continueremo a consolidare i progressi raggiunti con una pianificazione strategica che guardi ai prossimi tre anni in una prospettiva di rilancio post-pandemia e innovazione, anche grazie ai finanziamenti che giungeranno con il Pnrr», commenta il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro.

Zullo: «Promossa? Non per i pugliesi»

«Obiettivo Lea raggiunto? Peccato che non se ne accorgano gli operatori e i pazienti di cotanta efficienza: lunghe liste di attesa, screening oncologici interrotti, assenza di assistenza domiciliare, ritardi e impossibilità nell'accesso alle prestazioni di riabilitazione e di assistenza protesica, servizi di pronto soccorso intasati, assistenza residenziale e nei centri diurni agli anziani non autosufficienti e ai disabili senza quota sanitaria». È quanto dichiara Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale pugliese.

«Francamente - prosegue - c'è il dubbio che vengano trasmessi al ministero e all'Agenas dati non veritieri o che chi verifica i dati commetta qualche errore. Al bando l'ironia c'è una certezza: in Puglia la sanità, per dirla alla Vasco, è un bicchiere di efficienza in un mare di propaganda e di proclami».

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