Saldi di fine stagione, Confesercenti chiede il rinvio

Saldi di fine stagione, Confesercenti chiede il rinvio
di Francesca SOZZO
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Lunedì 27 Giugno 2022, 17:55 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Conto alla rovescia per i saldi estivi in Puglia, ma Confesercenti ne chiede il posticipo. La lettera è stata inidirizzata all'assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Economiche e Consumatori, Alessandro Delli Noci. Il motivo? Presto detto: «Così si svende la merce appena acquistata». 

La richiesta alla Regione 

La lettera a firma del presidente di Confesercenti Puglia, Beniamino Campobasso, è stata inviata il 20 giugno scorso all'assessore regionale chiedendo che, come avvenuto lo scorso anno, la data di avvio dei saldi venga rinviata alla fine di luglio consentendo ai commercianti di non dover rinunciare a guadagni importanti dopo un periodo di crisi dovuto alla pandemia. 

La lettera

«Gentilissimo Assessore - scrive il presidente -, le difficoltà economiche che da oltre due anni affliggono le attività commerciali della nostra Regione, sono tutt’altro che superate o risolte.

Tantissime imprese, anche storiche, decidono quotidianamente di cessare la loro attività di vendita al dettaglio e, solo in alcuni casi, spostare risorse e capacità su altri settori meno mortificati dalla crisi pandemica ed energetica. Le logiche di mercato governano questi nuovi assetti, ma a risentirne sono sicuramente le nostre città che perdono, insieme alle vetrine, quella socialità possibile solo in strade ad alta densità commerciale - scrive Campobasso -. Molti esercenti sono ancora una volta molto perplessi rispetto alla prospettiva di dover rinunciare ad una importante parte di guadagni a causa dell’inizio dei saldi il 2 luglio».

Una perplessità che è condivisa da Confesercenti secondo cui il primo sabato di luglio non può essere certo considerato come periodo di "fine stagione" essendo nel pieno dell'estate. «Per quale motivo - si  chiedono dall'associazione dei commercianti -, la merce appena acquistata dai rispettivi fornitori deve essere svenduta senza la benché minima possibilità di una giusta "marginalità" che consentirebbe di far fronte, ora più che mai, allo straordinario aumento dei costi di gestione? L’attuale data di inizio saldi mette le attività commerciali nella forzata necessità di svendere anche la merce appena acquistata. Per quanto detto, le chiediamo di rivedere, come già fatto l’anno precedente, la data di inizio delle "svendite di fine stagione" posticipandole almeno alla fine di luglio».

La data scelta

Sin dal 2011 la data di avvio dei saldi, che nasce da una intesta Stato-Regioni, fissa al primo sabato di luglio l'avvio della vendita di fine stagione. E' capitato che nei due anni scorsi, a causa della pandemia e delle limitazioni imposte anche dalle zone rosse, alcune Regioni, tra cui la Puglia, abbiano deciso di posticipare la data di inizio dei saldi. Al momento insomma non ci sarebbero i presupposti per rinviare la data della vendita promozionale, tanto più che oltre alle esigenze dei commercianti, ci sono anche quelle dei consumatori alle prese con il caro vita e che aspettano proprio i saldi per poter fare degli acquisti a prezzi convenienti. 

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