Rosoni di Puglia candidati a diventare patrimonio dell'Unesco: l'iniziativa della Compagnia degli Exsultanti ottiene il plauso e il sostegno della Regione Puglia. «Pensare che i Rosoni di Puglia possano essere riconosciuti Patrimonio Mondiale Unesco è una cosa di una bellezza entusiasmante - ha dichiarato ieri il presidente della Regione, Michele Emiliano - un patrimonio identitario pugliese unico nel suo genere, che trova il modo di essere ulteriormente valorizzato e promosso».
Il sostegno della Regione
«L’iniziativa della Compagnia degli Exsultanti e del suo presidente, Antonio Gelormini - ha sottolineato ancora Emiliano - punta su ben 33 rosoni pugliesi e sul coinvolgimento delle comunità locali relative, per stimolare consapevolezza e passione per il patrimonio culturale condiviso, e favorire un nuovo approccio alla fruizione: tutto fondato sulla dilatazione dei tempi di visita - in linea col cosiddetto turismo lento - sull’esercizio della riscoperta della meraviglia e sul piacere dello stupore diffuso.
L'elenco delle meraviglie
L'elenco dei 33 rosoni prescelti non è ancora noto del tutto, giacché la Compagnia procederà nei prossimi giorni a individuare gli esperti che faranno parte di un comitato tecnico scientifico incaricato di curare il dossier di candidatura e, dunque, di scegliere i rosoni più belli. Dell'elenco, però, faranno certamente parte i rosoni delle chiese di alcune città pugliesi, da Lecce a Leuca passando per Soleto, da Bari a Ruvo di Puglia, da Monopoli a Manduria, con un coinvolgimento di città e comunità chiamate a dare tutte il loro contributo, come spiega il presidente della Compagnia degli Exsultanti, Antonio Gelormini: «Il mio auspicio - dice - è che si inneschi una sana competizione territoriale per rendere più visibile il percorso di candidatura e per dare dignità alla presenza del proprio rosone nel progetto». Come per l'orizzonte di Galeano - nel quale è l'utopia e l'idea di raggiungere un risultato l'essenza stessa del viaggio - lo stesso «deve essere per questo percorso - prosegue Gelormini - nel quale ad aver risalto e importanza dovrà essere il patrimonio di cose realizzate fino al riconoscimento finale, che arriverà a coronamento di questo cammino».