L'esercito dei 30mila: la Puglia si prepara ai rientri per Natale. Il nuovo Dpcm in otto punti: ecco cosa è consentito e cosa vietato /Vademecum

L'esercito dei 30mila: la Puglia si prepara ai rientri per Natale. Il nuovo Dpcm in otto punti: ecco cosa è consentito e cosa vietato /Vademecum
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 07:37

In Puglia si attende il rientro di 30mila persone per il periodo natalizio. Dpcm alla mano, i non residenti potranno tornare ma prima del 21 dicembre. I residenti, invece, potranno tornare anche dopo quella, mentre chi rientra dall'estero dovrà mettersi in quarantena. È stato l'assessore regionale alla Salute Pierluigi Lopalco a spiegare che i rientri previsti in Puglia saranno «circa 30mila, come successo a marzo». Per questo motivo, la Regione sta pensando a introdurre nuovamente, come appunto era avvenuto in primavera e in estate, il «sistema dell'autosegnalazione», ha annunciato Lopalco. «Devo dire - ha aggiunto Lopalco - che quel sistema ha funzionato, potremmo ripeterlo. Magari chi si autosegnala potrebbe prenotare contemporaneamente il tampone rapido da fare in uno dei tanti drive through che ci sono in Puglia». Il consiglio di Lopalco, però, «è di spostare i festeggiamenti in momenti migliori», perché anche se nelle prossime settimane la situazione sarà migliore «il virus comunque non sparirà».


A regolamentare i rientri è il Dpcm illustrato ieri sera dal premier Giuseppe Conte. Un Dpcm che proprio a proposito dei divieti sugli spostamenti ha fatto registrare l'opposizione di molti presidenti delle Regioni. Una misura «ingiustificata» dicono i governatori in rivolta, secondo i quali si viene a creare una disparità di trattamento tra chi abita in una grande città e i milioni di italiani che vivono invece nei piccoli comuni. Non si esclude che qualche deroga essere concessa anche alla luce del parere del Comitato tecnico scientifico secondo il quale, proprio in considerazione della differenza di dimensioni tra città e comuni, vanno comunque garantiti per le realtà più piccole gli spostamenti «per situazioni di necessità e per la fruizione dei servizi necessari». «Sugli spostamenti non si cambia nulla» ripetono fonti di governo anche se saranno le Faq di palazzo Chigi a chiarire quali saranno le «situazioni di necessità» che consentano di uscire dal proprio comune. Tra queste, molto probabile ci sia la possibilità di raggiungere gli anziani soli. «C'è stupore e rammarico per il mancato confronto», attaccano le Regioni sottolineando che il metodo utilizzato dal governo «contrasta con lo spirito di legale collaborazione» tra istituzioni e impedisce di arrivare a «soluzioni più idonee per contemperare le misure di contenimento e il contesto di relazioni familiari e sociali tipiche» del Natale. I governatori criticano anche il fatto che né nel decreto legge né nel Dpcm si faccia riferimento ai ristori promessi per le attività costrette a chiudere.


Ai governatori risponde il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ribadendo che coprifuoco e limitazione alla mobilità sono punti «inamovibili»: «È incomprensibile - afferma il ministro - il loro stupore. Le norme sono state discusse in due riunioni durate sette ore». Una crepa si apre però anche nel governo. Le ministre di Italia Viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti avrebbero chiesto che il verbale del Cdm registri la loro netta contrarietà alla misura.

IL VADEMECUM

1. Dal 21 dicembre rientra solo chi risiede in Puglia

Dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza o domicilio e sempre e comunque per tornare alla propria abitazione, si legge nella bozza del decreto.

Restano sempre le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Non sarà possibile raggiungere la seconda casa in un’altra regione e comune il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio.

2. Natale, Santo Stefano e Capodanno, vietato spostarsi

È una delle novità principali del Dpcm: il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio sarà proibito anche spostarsi dal Comune nel quale ci si trova, che sia quello di residenza, domicilio omeno. Chi torna dall’estero dovrà invece mettersi in quarantena. Lamisura è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera o in Paesi dell’Unione europea, come Slovenia e Austria.

3. Festività in casa, pranzi e cenoni fra conviventi

«In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazionima solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni del Natale e Capodanno. La cautela è essenziale per proteggere i nostri cari». Sono state queste le parole del premier Giuseppe Conte sul numero “consentito” per i pranzi e i cenoni delle feste

4. possibile andare dai genitori soli "per necessità"

Sulla carta non sarà possibile neppure raggiungere i genitori anziani soli, ma ci sono due escamotage per aggirare il divieto. Il primo è lo«stato di necessità». E in questa fattispecie rientrano gli eventuali spostamenti per evitare che anziani soli non possano avere il conforto dei familiari. Il secondo: la possibilità (oltretutto prevista dal decreto) di raggiungere la propria “abitazione”, oltre che la “residenza” e il “domicilio”.

5. Coprifuoco allungato a Capodanno

Resta il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non permotivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale e Santo. LeMesse della vigilia di Natale dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa prima dello scoccare del coprifuoco. Nella notte tra San Silvestro e Capodanno il coprifuoco sarà invece esteso fino alle 7 del primo gennaio.

6. Negozi aperti fino alle 21 per evitare code

I negozi resteranno aperti fino alle 21, per permettere di “spalmare” la clientela dello shopping natalizio lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre soprattutto il rischio di assembramenti. Nei giorni festivi e prefestivi, all’interno dei centri commerciali saranno aperti solo gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie e i vivai.

7. Sconti del 10% per chi paga con la carta

Sarà possibile utilizzare l’“extra cashback di Natale” annunciato dal premier, la prima misura del Piano Italia Cashless, dall’8 dicembre con almeno 10 pagamenti con carta: il rimborso previsto è del 10% fino a 150 euro in un solo mese. Per registrare gli acquisti effettuati è necessario scaricare l’App “Io”, o altri sistemi convenzionati con PagoPA, accedendo con Spid o con Carta d’identità elettronica.

8. Per i ristoranti, tutto dipende dal colore

In Puglia bisognerà attendere oggi per capirne di più sull’eventuale apertura dei ristoranti. Oggi infatti si decide se tenere la Puglia in zona arancione o “promuoverla” in fascia gialla. In caso di zona arancione, esattamente come adesso, i ristoranti resteranno chiusi, con asporto consentito dalle 5 alle 22. In caso di zona gialla, potranno aprire -ma solo a pranzo - anche nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.

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