Piano casa, c'è la proroga: un altro anno per ampliare

Piano casa, c'è la proroga: un altro anno per ampliare
di Antonio BUCCI
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:42

La prima notizia è che il Consiglio regionale ha approvato la proroga del Piano Casa al 31 dicembre 2022. La seconda è che lo ha fatto con il parere contrario dell’esecutivo. E sul tavolo dell’assessore alla Pianificazione Territoriale della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio, c’è già la richiesta di dimissioni inviata dall’opposizione.

Lo scontro in Consiglio regionale

Che si andasse in questa direzione lo si era capito dal via libera accordato all’unanimità in commissione, all’inizio di ottobre. Nonostante la «necessità di un confronto per uscire dalla logica degli interventi estemporanei ed immaginare invece di rendere strutturali ed organici i principi e le norme più significative del Piano», a dirla con le parole della titolare della delega in Giunta, affidate ai consiglieri dello stesso organismo sin dall’estate. Dall’assessorato, infatti, non avevano nascosto la volontà di evitare di procedere di proroga in proroga, con conseguente difficoltà di pianificazione a largo raggio (ma pure il rischio di finire in un dedalo di modifiche e nel mirino del Governo della Capitale).

L’Assemblea è andata in altra direzione, almeno per ora. Almeno contando i tasselli verdi della votazione, all’unanimità a favore della modifica firmata dai dem Fabiano Amati e Filippo Caracciolo e del posticipo della finestra nella quale poter mettere in pratica gli incrementi volumetrici consentiti dalla legge. Approvata anche la proroga al 1° agosto 2021, previsto come termine temporale di esistenza dell’immobile su cui far valere i benefici del Piano.

E con emendamento a firma dello stesso Amati, anche alcune modifiche in materia di recupero dei sottotetti, dei porticati, dei locali seminterrati e interventi esistenti e di aree pubbliche non autorizzate: «Evviva», festeggia il presidente della commissione Bilancio di via Gentile, chiarendo la piena legittimità dell’estensione della validità del pacchetto «in virtù della piena vigenza della normativa statale» e pure smontando il casus belli: il Governo lavora ad un contenitore che possa ereditarne le buone pratiche? «Laddove questa norma - che tutti ci auguriamo approdi all’esame dell’Aula quanto prima - sarà approvata, la proroga votata cesserà immediatamente i suoi effetti», taglia corto.

L'opposizione: FdI e Lega

Tutto risolto? Non proprio. «L’assenza del presidente Emiliano e dell’assessore Maraschio dall’aula la dice lunga su quale sia l’attenzione del Governo su questo tema», mandano a dire da Fratelli d’Italia, facendo notare come alcuni degli assessori abbiano ugualmente assicurato il proprio sostegno ad alcuni articoli della misura, nonostante il parere negativo. Dalla Lega provano a metterci il carico, parlando di banchi lasciati vuoti ad hoc e figli di «evidente disaccordo». «A questo punto credo fermamente che le dimissioni dell’assessore debbano essere consequenziali al voto dell’Aula e a questo suo modo di concepire l’urbanistica, l’assetto del territorio e lo sviluppo della nostra regione. Non credo ci sia stato uno solo di noi che non sia stato interpellato in maniera costante negli ultimi due mesi per cercare di fare in modo che questa legge fosse approvata. Eppure oggi abbiamo visto il Governo dirci di no», tenta l’affondo il capogruppo, Davide Bellomo. Difficile che accada ma al fuoco di fila si uniscono anche gli azzurri. Nello specifico, lo stesso monopolitano Stefano Lacatena costretto a fare dietrofront su un altro emendamento discusso: in caso di cambio di destinazione d’uso con gli incrementi disposti dal Piano, magari per costruire appartamenti al posto di un vecchio capannone, prevedeva di dover reperire nello stesso lotto di intervento i cosiddetti standard (spazi verdi e servizi), senza poterli individuare in aree diverse né poter pagare il Comune per il corrispettivo. Altra storia: «Non ha fatto i compiti a casa», stiletta all’indirizzo dell’assessore. Poi rilancia: «Se farà mancare ancora una sua proposta legislativa a riguardo della rigenerazione urbana semplificata, lo faremo noi».
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