La Puglia e il patto per l'industria. Delli Noci accoglie la proposta di Pirro: sì alla conferenza regionale

La Puglia e il patto per l'industria. Delli Noci accoglie la proposta di Pirro: sì alla conferenza regionale
di Paola ANCORA
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Domenica 27 Marzo 2022, 11:39

La Puglia come locomotiva del Mezzogiorno industriale, snodo cruciale del mercato dell'energia, brodo di coltura di competenze, innovazione e ricerche da mettere al servizio delle imprese con un obiettivo fondamentale: creare lavoro buono, ovvero stabile, redditizio, ad elevato valore aggiunto. Per centrare questo obiettivo, dalle colonne di Quotidiano, l'ordinario di Storia dell'Industria all'Università di Bari, Federico Pirro ha proposto la convocazione di una conferenza regionale che riunisca tutti gli attori di quello che ha definito un «nuovo inizio» per il mondo industriale: imprese, sindacati, atenei, banche. «Credo che sia una iniziativa utile - commenta l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci - per ricevere suggerimenti e proposte anche al di là delle sedi istituzionali. Quando una strategia industriale parte dal basso ha maggiore impatto e ricadute su tutto il territorio di riferimento. Da parte nostra - aggiunge - come Regione cerchiamo sempre occasioni di confronto che siano utili a fare in modo che lo sviluppo che stiamo immaginando e costruendo coinvolga tutte le filiere industriali, il mondo della ricerca e le tantissime piccole e medie imprese pugliesi».

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Il ruolo della Regione a supporto dell'industria 


Plaude all'iniziativa di Pirro, Delli Noci, e tuttavia ci tiene a ricordare che nella regione finestra dell'Italia sul Mediterraneo e l'Oriente, non si parte da zero. «La Regione crede nel dialogo e ogni settimana si confronta con il partenariato economico e sociale».

Confronto che abbraccia anche «gli atenei attraverso il Comitato Universitario Regionale di Coordinamento delle Università Pugliesi (Curc). Certo - sottolinea Delli Noci - ragionare in maniera condivisa su specifici temi è fondamentale». Non a caso giovedì 21 aprile, alla Fiera del Levante di Bari, «si terrà la terza tappa degli Stati Regionali dell'Export». Un evento, organizzato da Regione e Ice Agenzia per coinvolgere il maggior numero possibile di imprese del territorio pugliese sulle opportunità di crescita offerte dai mercati esteri.

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Da più parti, in questi giorni di dibattito sulla proposta di Pirro, è stata avanzata la richiesta di un Piano industriale. «La nostra Strategia di Specializzazione Intelligente è aperta dallo scorso novembre al contributo di tutti - ricorda Delli Noci - anche a quello dei cittadini, che fino al 31 marzo potranno dire la loro e offrire idee e proposte». Per partecipare basta collegarsi al link https://partecipazione.regione.puglia.it/processes/SmartPuglia2030 e accedere ai questionari.


Di certo, per ora, c'è che la Puglia del futuro si reggerà su tre assi fondamentali, lungo i quali la Regione pianificherà la spesa dei fondi della nuova programmazione europea 2021-2027: manifattura sostenibile (fabbrica intelligente, aerospazio, meccatronica); salute dell'uomo e dell'ambiente (green e blue economy, agroalimentare, edilizia sostenibile, beni culturali e turismo); comunità digitali, creative e inclusive (industria culturale e creativa, servizi, social innovation, design, innovazione non R&D). «Ci siamo mossi con anticipo e i risultati li vediamo negli indicatori sul territorio. L'economia pugliese, nonostante gli enormi problemi prodotti dall'emergenza sanitaria da Covid, ha tenuto meglio di altre».

Le nuove sfide


Ora il futuro chiama a nuove sfide: «I binari sui quali stiamo già camminando per la nuova programmazione sono la Transizione digitale inclusiva, che riguardi il processo produttivo delle imprese e che consenta anche ai cittadini di accedere a servizi online; la transizione ecologica e la redistribuzione sociale delle utilità che si producono, elemento fortemente legato alla parità di genere». Sfide che Delli Noci, ingegnere per formazione e da sempre molto vicino al mondo accademico pugliese, intende condurre insieme alle Università di Puglia. «Abbiamo lavorato molto per consolidare il rapporto tra Università, mondo della ricerca e imprese. Lo abbiamo fatto - spiega - attraverso i Distretti tecnologici e produttivi, attraverso il sostegno ai cluster nazionali e attraverso il Curc. Abbiamo puntato su sedi fisiche e virtuali in cui poter intensificare le collaborazioni e produrre idee, penso alla Cittadella della Ricerca di Brindisi, allo Spazioporto di Grottaglie e ad attività di incubazione e accelerazione di impresa anche con nuove tipologie di fondi e sostegno come quelli del Venture Capital per lo start up e scale up di impresa».


La Regione, insomma, sottolinea Delli Noci, è consapevole della centralità di un rilancio del mondo industriale che, dopo le crisi di acciaio, automotive e chimica, consenta alla Puglia un respiro economico più lungo, creando lavoro. «Con gli incentivi dello Sviluppo economico che stiamo traghettando nella nuova programmazione europea, rivedendoli e ripensandoli alla luce degli scenari segnati dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino, continueremo a sostenere le imprese sostenendo quelle che soffrono di più, le imprese nascenti e incentivando a investire le aziende che sono già qui e che qui possono aprire. E lo facciamo per tutelare e far crescere il sistema economico e, con esso, il lavoro».
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