Nuovo stop per il turismo: a rischio anche quest'anno le vacanze di Natale e Capodanno. Le ultime norme su tamponi e quarantene, introdotte dal Governo per fronteggiare il diffondersi del Covid e della nuova variante, frenano la voglia di viaggiare, sia in entrata in Italia che in uscita verso l'estero. Nelle ultime 24 ore, come si temeva, sono giunte numerose cancellazioni di viaggi verso la nostra regione da parte di turisti stranieri ma anche tante da quei pugliesi che stavano programmando le vacanze natalizie all'estero.
Presenze a rischio
In gioco per la Puglia un indotto di oltre 200mila presenze; nel 2019 infatti, nel mese di dicembre, si erano registrati 148.850 arrivi e 303.666 presenze, in buona parte concentrati proprio nel periodo festivo a cavallo tra il 24 dicembre e il 2 gennaio. Per un giro d'affari di svariati milioni di euro considerata una spesa media pro capite tra i 100 e 150 euro. «Sarà il Natale del green pass», secondo Federalberghi nazionale, che in una nota ufficiale, ripresa anche da Federalberghi Puglia, descrive un quadro di grande incertezza.
Diversa la situazione per il movimento turistico degli stranieri in entrata e per il turismo estero in uscita. Ennesima tegola che si abbatte su un segmento che ha già visto calare in Italia la spesa media degli stranieri di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. «Non comprendiamo continua Bocca - le ragioni che inducono il Governo a definire per l'ingresso dei cittadini stranieri in Italia le restrizioni più rigide d'Europa, nonostante il buon esito della campagna vaccinale, che ha portato l'Italia ad ottenere i risultati migliori d'Europa». L'ordinanza del ministro Speranza insomma viene vista come una ennesima tegola in testa da tutto il turismo pugliese, una sorta di passo indietro che respinge i turisti stranieri verso paesi concorrenti e mette a rischio nuovamente il comparto dell'intermediazione, agenzie viaggio e tour operator, che aveva sperato in una ripartenza.
Aspettative spente
Una situazione che spegne in Puglia le grandi aspettative di qualche settimana fa: gli operatori avevano parlato di un interesse ritrovato per la nostra regione anche in inverno e di un numero di richieste tale da indurre in tanti a tenere aperte le strutture. Il tam tam di notizie degli ultimi giorni, ha generato incertezza e preoccupazione e i clienti sono titubanti e prima di confermare la prenotazione preferiscono aspettare sotto data per essere certi che non ci siano limitazioni. Un'escalation di negatività che scoraggia i viaggiatori: la curva dei contagi in salita, le restrizioni inserite dal Governo e le ordinanze di molti sindaci pugliesi che hanno imposto l'obbligo delle mascherine anche all'aperto nelle piazze e nei luoghi di principale attrazione. C'è tuttavia chi ancora conferma, i gruppi in particolare sembrano essere quelli più propensi ad intraprendere ugualmente il viaggio prenotato.
Per Capodanno ne sono attesi a Lecce, all'Hilton, e in altri alberghi pugliesi, mentre a Gallipoli si attende un raduno di camperisti che trascorrerà nel Salento i giorni di fine anno.
A gran voce le imprese chiedono ora sostegno per affrontare questi mesi, considerata anche la proroga dello stato d'emergenza fino al 31 marzo. «Nelle scorse settimane ha concluso la federazione degli albergatori - le imprese del turismo hanno sostenuto l'ennesimo sforzo, adeguandosi alle nuove indicazioni sul green pass e sul super green pass, nel presupposto che il contributo di tutti avrebbe realizzato le condizioni per consentire il sereno svolgimento delle attività economiche e sociali». Tra le proposte principali la proroga della cassa integrazione, la moratoria dei mutui e la possibilità di mettere in circolo per il settore i fondi del bonus vacanze rimasti inutilizzati.