Puglia, 650 milioni del Pnrr per la medicina di prossimità: fra due settimane la consegna dei progetti. «Ma manca personale»

Puglia, 650 milioni del Pnrr per la medicina di prossimità: fra due settimane la consegna dei progetti. «Ma manca personale»
di Alessio PIGNATELLI
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Sabato 12 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Il Pnrr ha portato in dote 650 milioni di euro per potenziare la sanità pugliese ma le criticità restano intatte. Per due motivi in particolare: la tempistica ormai agli sgoccioli per presentare i progetti e il “riempimento” di quelle infrastrutture, ossia il personale medico sempre più carente. Ieri, la seduta congiunta delle Commissioni programmazione e sanità, presieduta da Fabiano Amati e Mauro Vizzino, ha fatto il punto sullo stato dell’arte delle proposte della Regione Puglia, ossia quel piano regionale di investimento a valere sulla missione 6 del Pnrr. La corsa contro il tempo per perfezionare e completare i 75 progetti previsti dalle Asl per ospedali, case di comunità e medicina territoriale ha una deadline: la fine di questo mese, il 28 febbraio.

L'esordio di Palese


In audizione ha fatto il suo esordio il neoassessore alla sanità Rocco Palese. Con lui, il direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro e le dirigenti delle Sezioni strategie e governo dell’offerta e risorse tecnologiche Caroli e Ladalardo.

I fondi saranno distribuiti in maniera preponderante - 177 milioni - alle Case di comunità; 7 milioni alle Centrali operative territoriali; 2,8 milioni di euro per le risorse di interconnessione aziendale; 3,8 milioni di euro per i device; 79 milioni per gli ospedali di comunità; 114 milioni per la digitalizzazione; 94 milioni per le grandi apparecchiature; per adeguamento sismico e strutturale 50 milioni; 114 milioni per il piano nazionale complementare; 2,3 milioni per i flussi informativi; 3 milioni per i corsi di formazione per un miglioramento dei percorsi di sanità. 

I ritardi


Ripartizione assodata ma situazione che sembra ancora in alto mare. E le parole di Palese vanno in questa direzione: «C’è l’assoluta necessità da parte di tutti i soggetti istituzionali di dare il prezioso contributo per poter offrire servizi equi su tutte le province. Sarà fondamentale una revisione delle norme della spesa del personale a livello nazionale, perché ci sarà il grosso problema di come potranno funzionare tutte le strutture se non c’è la disponibilità di medici, infermieri e specialisti». Il neoassessore ha aggiunto che «non si ha una precisa valutazione e regolamentazione dei requisiti e degli standard funzionali delle strutture» e ha preso l’impegno di inviare alle Commissioni la deliberazione che conterrà le decisioni successive al lavoro di analisi e verifica delle ipotesi progettuali inviate dalle Aziende sanitarie, prima che la stessa Giunta approvi il provvedimento. Atto che, in ogni caso, dovrà essere perfezionato entro e non oltre il 31 maggio 2022.

Tanti progetti, la selezione


Il tempo, però, corre. Montanaro ha informato la Commissione che sono state raccolte le ipotesi che le Asl hanno somministrato e che sono in corso di definizione per essere approvate dopo che sarà eseguita una verifica di coerenza delle stesse con le regole del Pnrr in termini di modalità e tempi per l’attuazione. «Abbiamo più progetti di quanti il Pnrr ne possa accogliere - aveva confidato nei giorni scorsi il direttore del Dipartimento - Andrà fatta una selezione, in base alle esigenze dei territori e per evitare doppioni. Dovremo ispirarci a una equa distribuzione sul territorio regionale».

L'elenco delle proposte


Il dossier annovera, tra i vari progetti, quelli inerenti a Bari: 7,5 milioni saranno destinati a 14 ospedali di comunità e 160 milioni a 14 case di comunità che ospiteranno tutte una équipe multidisciplinare di medici, un servizio infermieristico e uno radiologico e un punto prelievo. In provincia di Brindisi, la Asl scommette anche sulla ristrutturazione del “Di Summa” di Brindisi, con 40 milioni. A Taranto, per esempio, 6 milioni destinati al “super ospedale” San Cataldo del capoluogo. Nel Salento, infine, la Asl ha indicato 18 case di comunità da realizzare nei vari distretti sanitari ristrutturando strutture esistenti e 6 ospedali di comunità. 
Su richiesta dei presidenti Amati e Vizzino, saranno inviate dal Dipartimento tutte le schede trasmesse dalle singole Asl. Successivamente le Commissioni si aggiorneranno. Ma serve uno scatto decisivo per non perdere un’occasione unica sui fondi europei e su uno dei tarli del sistema regionale: la ristrutturazione del comparto sanitario.

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