I medici pugliesi non ci stanno. L’incontro che si è tenuto in Regione tra i sindacati della sanità e l’Assessore alla Sanità Rocco Palese in merito alla delibera adottata qualche giorno fa che subordina ad una autorizzazione della Giunta Regionale le assunzioni e le progressioni di carriera all’interno della settore, sono fumo negli occhi per la categoria, che a sua volta combatte da anni contro precariato e condizioni di lavoro non sempre ottimali.
I sindacati
«Abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà ad un provvedimento che non solo limita l’autonomia delle aziende sanitarie, consentendo alla politica di entrare a gamba tesa su questioni regolate dai contratti - commenta al termine della riunione Arturo Oliva, Presidente regionale del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, che riunisce le sigle Anpo-Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed -; ma in questo modo si complica enormemente anche l’affidamento degli incarichi professionali e gestionali dei professionisti, incentivando ancor di più la fuga di personale.
La posizione di Assomed
Stessa linea da parte di Anaao Assomed Puglia annuncia la sospensione delle interlocuzioni con la Regione Puglia se non ci sarà un passo indietro sui provvedimenti assunti e un vero tavolo di confronto. «Se la delibera 412 del 28 marzo 2023 non sarà ritirata o rettificata, ci troveremo costretti a sospendere qualsiasi incontro con la Regione Puglia». È la posizione del segretario regionale Anaao Assomed Puglia, il sindacato di medici e dirigenti sanitari, Angelo Mita che parla di una delibera «illegittima perché interviene su dinamiche strettamente contrattuali coinvolgendo fondi di natura contrattuale e non regionali». Ci troviamo costretti a sospendere qualsiasi incontro che a seguito di quanto verificatosi si preannuncerebbe solo formale, riservandoci di far valere i nostri diritti in altre sedi qualora non venga rettificata e non venga aperto un autentico tavolo di confronto con le sigle sindacali».