Sanità, medici pronti a impugnare la delibera sulla assunzioni in Asl

Sanità, medici pronti a impugnare la delibera sulla assunzioni in Asl
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 21:40

I medici pugliesi non ci stanno. L’incontro che si è tenuto in Regione tra i sindacati della sanità e l’Assessore alla Sanità Rocco Palese in merito alla delibera adottata qualche giorno fa che subordina ad una autorizzazione della Giunta Regionale le assunzioni e le progressioni di carriera all’interno della settore, sono fumo negli occhi per la categoria, che a sua volta combatte da anni contro precariato e condizioni di lavoro non sempre ottimali.

I sindacati 

«Abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà ad un provvedimento che non solo limita l’autonomia delle aziende sanitarie, consentendo alla politica di entrare a gamba tesa su questioni regolate dai contratti - commenta al termine della riunione Arturo Oliva, Presidente regionale del sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed, che riunisce le sigle Anpo-Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed -; ma in questo modo si complica enormemente anche l’affidamento degli incarichi professionali e gestionali dei professionisti, incentivando ancor di più la fuga di personale.

Per questo siamo pronti ad impugnare la delibera – prosegue Oliva – che poi ricorda: già adesso gli incarichi in Puglia non vengono affidati. Da una indagine promossa dalla Federazione Cimo-Fesmed è emerso che i fondi di posizione della dirigenza medica e sanitaria, destinati a retribuire gli incarichi, vengono in realtà utilizzati dalle Aziende per ripianare i disavanzi registrati nei fondi di disagio. Gli incarichi non vengono affidati, in modo da poter utilizzare le risorse del fondo di posizione per ridurre il saldo negativo del fondo di disagio. In altre parole, il lavoro aggiuntivo dei medici è finanziato non con risorse aziendali aggiuntive, ma non i fondi degli stessi medici. Nonostante questo – spiega Oliva – nei bilanci delle aziende sanitarie pugliesi risultano oltre 40 milioni di residui contrattuali relativi al 2020 e al 2021. Si tratta di un tesoretto derivante dal non completo utilizzo dei fondi contrattuali che andrebbe riversato integralmente nelle buste paga dei professionisti nel corso dell’anno successivo. Questo tuttavia non avviene, e i medici e dirigenti sanitari attendono per anni di avere risorse che spettano loro di diritto. Ora, oltre al danno la beffa. Il contenimento della spesa non può essere raggiunto a scapito dei professionisti che tengono in piedi un sistema sanitario regionale traballante. La spesa si ottimizza indicendo apposite gare per l’assegnazione degli appalti dei dispositivi medici e razionalizzando la spesa farmaceutica. Di certo non commissariando le Aziende e penalizzando medici e professionisti sanitari».

La posizione di Assomed

Stessa linea da parte di Anaao Assomed Puglia annuncia la sospensione delle interlocuzioni con la Regione Puglia se non ci sarà un passo indietro sui provvedimenti assunti e un vero tavolo di confronto. «Se la delibera 412 del 28 marzo 2023 non sarà ritirata o rettificata, ci troveremo costretti a sospendere qualsiasi incontro con la Regione Puglia». È la posizione del segretario regionale Anaao Assomed Puglia, il sindacato di medici e dirigenti sanitari, Angelo Mita che parla di una delibera «illegittima perché interviene su dinamiche strettamente contrattuali coinvolgendo fondi di natura contrattuale e non regionali». Ci troviamo costretti a sospendere qualsiasi incontro che a seguito di quanto verificatosi si preannuncerebbe solo formale, riservandoci di far valere i nostri diritti in altre sedi qualora non venga rettificata e non venga aperto un autentico tavolo di confronto con le sigle sindacali».

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