Giornata della memoria, scuole, fabbriche e città: la Puglia non dimentica le vittime di mafia. Don Ciotti: spina nel fianco di chi non fa le cose giuste

Giornata della memoria, scuole, fabbriche e città: la Puglia non dimentica le vittime di mafia. Don Ciotti: spina nel fianco di chi non fa le cose giuste
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Lunedì 21 Marzo 2022, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 16:39

«Abita in mezzo a noi, ma è diventata invisibile». L'invito a non abbassare la guardia arriva da Don Ciotti, fondatore di Libera«La presenza più forte delle mafie è a Nord del nostro Paese, dove c'è finanza e ricchezza. Qui ce l'abbiamo, ma la lettura deve andare ben oltre», ha aggiunto. «Sono mafie che sparano meno non per ragioni morali ma perché non conviene. Con la corruzione ottengono quello che prima ottenevano con la violenza diretta e con l'uso delle armi», ha aggiunto don Ciotti. E poi avverte: «Noi di Libera siamo apartitici, collaboriamo con tutti ma saremo una spina nel fianco per chi non farà le cose giuste». 

Le manifestazioni

In tutta Italia si celebra la Giornata del ricordo delle vittime di mafia e anche in Puglia sono tanti gli appuntamenti. 

Non una semplice ricorrenza, ma la tappa di un percorso che si dipana lungo tutto l'anno e che coinvolge scuole, università, associazioni, Comuni, parrocchie, uniti nell'impegno di costruire con responsabilità il bene comune, vero antidoto alle mafie. Il 21 marzo, questa giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia, in Puglia - terra che ancora si misura con la Sacra Corona Unita e, più a Nord, con la mafia foggiana - non è una data del calendario come un'altra, ma è invece l'occasione per rinsaldare un patto di cittadinanza a difesa della legalità e nel ricordo di chi, in questa battaglia, ci ha rimesso la vita.

A Bari


A Bari, Libera e Avviso Pubblico leggeranno i nomi delle vittime di mafia davanti ai cancelli delle fabbriche della zona industriale, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno perso l'impiego e a quelli che rischiano il licenziamento.

L'appuntamento era per questa mattina alle 9.30 in viale delle Ortensie 33, davanti alla ex Om Carrelli, ora Selectika, nello stesso punto dove il 4 marzo scorso don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha voluto incontrare gli operai in agitazione, ascoltare le loro storie, i loro drammi, la loro rabbia. Perché è dove si acuisce il bisogno che la criminalità, spesso, si insinua e attecchisce. «La Puglia ha scritto Libera in un comunicato - è schiacciata da ingiustizie e presenze mafiose storiche e asfissianti. L'eventualità di perdere, in tutta la regione, migliaia di posti di lavoro potrebbe non solo inasprire queste ingiustizie, ma anche rafforzare la presenza criminale».

Bari, manifestazione a difesa del lavoro con Don Luigi Ciotti


In tutte le province della regione, fino a oggi, è stato un fiorire di iniziative, incontri, momenti celebrativi. Sabato scorso, alle porte di Bari, a Valenzano, sui terreni confiscati alla mafia è stato inaugurato l'uliveto della Memoria. Libera e la cooperativa sociale Semi di Vita, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, hanno incontrato i familiari delle vittime pugliesi su 26 ettari di terreno confiscato alla Scu. Sono state apposte delle targhe commemorative sugli ulivi.

A Calimera


Un nome, fra quelli, porta nel Salento, a Calimera, paese natìo di Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Giovanni Falcone morto insieme a lui nella strage di Capaci. A Caprarica, sempre nel Leccese, giovedì prossimo, 24 marzo, il presidente della Regione Michele Emiliano consegnerà a Matilde, sorella di Antonio, il Premio Legalitria 2022 come riconoscimento all'impegno speso a sostegno della conoscenza dei fenomeni mafiosi e per l'attiva militanza anti-mafiosa. «Parlare con i ragazzi nelle scuole di Antonio, Rocco, Vito e delle tante vittime di mafia è un po' come ridare vita e voce a chi non l'ha più. Il nostro è un percorso di verità, giustizia e memoria - ha commentato Montinaro - una memoria che si nutre del dolore che ancora proviamo, ma che sempre si apre alla giustizia e mai al desiderio di vendetta. Nonostante tutto siamo ancora in grado di amare, se così non fosse avrebbero vinto loro e insieme ai nostri cari avremmo perso anche la nostra umanità».

A Nardò


A Nardò, l'Iiss Nicola Moccia, insieme all'Ufficio scolastico regionale e al coordinamento provinciale di Libera, ha organizzato l'evento on line Progetto Legalità che coinvolge otto istituti scolastici della provincia con oltre cinquanta classi di studenti. Si è svolta questa mattina con la partecipazione, in collegamento da Napoli di don Ciotti. Gli studenti hanno approfondito, scambiandosi in rete le informazioni, temi come la cura dell'ambiente, il diritto alla salute e le ecomafie, la legalità sul territorio, l'infanzia negata, la lotta alle mafie, il diritto al lavoro e il caporalato, l'uso sociale dei beni confiscati, la cittadinanza digitale. A seguire, la condivisione delle storie delle vittime innocenti di mafia, presentate dalle scuole e la lettura dei nomi delle vittime, a cura dei rappresentanti degli studenti delle scuole aderenti all'iniziativa.


Anche il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Maglie celebra oggi la XXVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e lo fa ospitando Riccardo Lanzarone, attore, autore e regista siciliano, che presenterà agli studenti il suo libro Pizzo. Canti di denuncia. L'opera, dedicata alla memoria di Libero Grassi, racconta storie di vita quotidiana, di cittadini che hanno scelto di non rinunciare alla libertà e di vivere una vita piena e senza ricatti.
(A cura di Beppe Stallone e Giuseppe Tarantino)
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