Puglia, verso la fine dell'emergenza Covid: in scadenza migliaia di pratiche. Rischio caos nelle Asl. Palese: «Uffici aperti anche il sabato»

Puglia, verso la fine dell'emergenza Covid: in scadenza migliaia di pratiche. Rischio caos nelle Asl. Palese: «Uffici aperti anche il sabato»
di Andrea TAFURO
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Lunedì 7 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:04

Piani terapeutici, esenzione ticket e patenti: rischio caos negli uffici delle Asl di Puglia dal prossimo 1° aprile. Non si tratta di un pesce d’aprile, ma dell’effetto a catena che l’uscita dallo stato di emergenza Covid avrà su servizi e procedure finora “accelerati” da deroghe e automatismi decisi per affrontare la pandemia. Da aprile, infatti, si tornerà a una gestione ordinaria della cosa pubblica, senza che sia stato previsto alcun periodo transitorio. Per questo la Regione teme il cortocircuito in tutta una serie di attività essenziali e nell’erogazione di prestazioni e servizi, non solo sanitari. Tanto più che una soluzione al problema andrebbe trovata entro le prossime tre settimane, ma il Governo non ha fino a oggi dato alcun segnale di voler intervenire in tal senso.


L'allarme dell'assessore

Ad accendere i riflettori sulla questione, d’interesse per tutta Italia, è stato l’assessore regionale alla Sanità pugliese, Rocco Palese. «La situazione pandemica – ha detto – ha portato a una serie di interventi straordinari non solo dal punto di vista assistenziale, ma anche sociale e burocratico.

E ora, che finalmente si intravede la ripartenza, passare tout-court alla gestione ordinaria, senza prevedere un programma organizzato, rischia di innescare un sacco di problemi in danno dei cittadini. I tempi stringono e il problema fondamentale è che al momento non c’è alcuna indicazione per rispondere a questa criticità che si sta intrecciando inevitabilmente anche con la gestione dell’emergenza legata all’accoglienza dei profughi ucraini». 


L'elenco dei servizi a rischio

Criticità “burocratiche”, dunque, per la Puglia, snocciolate nel dettaglio. «In particolare – ha aggiunto l’assessore – in questi due anni sono stati prorogati i piani terapeutici individuali di migliaia persone. Questi provvedimenti in deroga però, stante l’attuale normativa, dal primo aprile perderanno efficacia. E si dovranno avviare tutta una serie di procedure per la nuova prescrizione, per la validazione dei piani presso i distretti sanitari territoriali e il successivo inserimento nel sistema informatico regionale affinché queste persone possano continuare a usufruire delle cure, dei farmaci o delle indagini di controllo senza perdere un solo giorno. In mancanza di questi step, i cittadini non avranno documenti validi per usufruire dell’assistenza e dei servizi, scatenando una corsa contro il tempo che procurerà solo disagi, ritardi e rischio assembramento, ancora pericoloso rispetto alla diffusione del Covid che non è di certo svanito».

La circolare di Palese

Intanto il problema è sul tavolo. E preso atto della situazione, l’assessore Palese ha inviato all’indirizzo delle Asl pugliesi una circolare con linee guida dettagliate per elaborare per tempo le richieste di una vasta utenza (pazienti diabetici e oncologici, affetti da patologie croniche, malattie rare e riabilitazione mentale, soggetti all’elaborazione di un piano di cura da parte dello specialista delle Asl) che vedrà scadere al 31 marzo il piano terapeutico o il ticket di esenzione legato a una malattia o al reddito. «Chiediamo alle nostre aziende sanitarie territoriali di organizzarsi subito – ha precisato Palese – è importante non farsi trovare impreparati e prevenire il caos. A tal proposito sarà utile prevedere un aumento dei turni di lavoro, con aperture straordinarie il sabato o nei pomeriggi della settimana oltre i rientri del martedì e giovedì. Occorrerà uno sforzo da parte di tutti per salvaguardare cure e diritti ai pazienti».

Il confronto


Non solo. Il caso sarà affrontato anche nell’ambito della conferenza tra Stato e Regioni. «La questione interessa tutti – ha chiarito Palese. Dal primo aprile saranno a rischio le autorizzazioni per il funzionamento degli hub vaccinali così come altri documenti e situazioni non prettamente sanitarie, fra le quali il rinnovo delle patenti e dei fogli rosa la cui scadenza era stata prorogata per l’emergenza sanitaria e che da aprile invece potrebbero non essere più validi. Bisognerà quindi intervenire con tempestività e fare chiarezza per evitare disagi ai cittadini. Tutte le Regioni chiederanno al Governo di prevedere un periodo transitorio congruo, ad esempio di 60 o 90 giorni, durante il quale documenti e piani sanitari prorogati resterebbero in vigore per consentire agli utenti e alle strutture regionali di riorganizzare tutto in maniera ordinata».

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