Prenotazioni aumentate del 131,87% in un solo giorno: effetto Green pass sulla campagna di vaccinazione in Puglia. Così, nel giorno della vigilia delle proteste che, oggi (24 luglio) hanno interessato circa 80 piazze italiane al grido di “Libertà” contro la decisione del Governo Draghi di introdurre la certificazione verde per l'accesso a vari servizi e attività, gli uffici regionali hanno registrato un'impennata delle prenotazioni per la somministrazione dei vaccini.
La comunicazione
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha chiamato il Generale Figliuolo, Commissario straordinario per l'emergenza, per comunicargli questi dati e per dare atto al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro Roberto Speranza della risposta dei cittadini pugliesi al Green pass.
Le code
Nei centri, soprattutto in Salento, si registrano nuovamente file, per due motivi: la chiusura di alcune strutture e un aumento di domanda da parte di turisti e giovani tra 12 e 29 anni. Basti pensare che nella fascia di età 20-29 il 50,66% dei pugliesi ha ricevuto almeno la prima dose, uno su due (217mila su 429mila); mentre sono oltre 90mila i ragazzini tra 12 e 19 anni vaccinati con una dose, il 28%.
Numeri tutto sommato buoni se si considera che la Regione ha deciso, tra giugno e luglio, di dare massima priorità agli over 60 e ai richiami, come chiesto dal commissario Figliuolo, e non a caso la Puglia è prima per copertura vaccinale nelle fasce 70-79 anni, 60-69 anni, 50-59 anni e 40-49 anni, mentre è terza nel gruppo 30-39 anni (gli over 80 sono stati già tutti vaccinati quelli che hanno aderito). In Puglia sono 203.064 gli over 50 che non si sono ancora vaccinati nemmeno con una dose. Nel dettaglio, nella fascia 50-59 anni mancano all'appello 125.287 persone; tra i 60 e 69 anni i non vaccinati sono 48.777; tra 70 e 79 anni sono 21.718; tra gli over 80 poco più di 7mila. Tra il personale scolastico i non vaccinati, invece, sono 6.814, il 6,19% del totale, ma non è da escludere che chi non si sia sottoposto all'inoculazione la scorsa primavera non lo abbia fatto adesso. I dati della campagna vaccinale pugliese dicono che la fetta di popolazione a rischio è stata quasi completamente messa in sicurezza, la controprova è data dal fatto che a contagiarsi, in questa fase, siano principalmente i più giovani e a finire in ospedale chi non si è vaccinato o non ha completato ancora il ciclo.
Fortunatamente, però, all'aumento esponenziale di nuovi casi non sta corrispondendo un altrettanto incremento di ricoverati. Anche in questo caso i numeri appaiono confortanti: per il quarto giorno consecutivo non ci sono ingressi nelle terapie intensive e il numero di pazienti resta fermo a nove. Anche negli altri reparti, Malattie infettive e Pneumologia, l'afflusso è fortunatamente ridotto: complessivamente sono 90 gli ammalati Covid assistiti nelle strutture sanitarie, uno in più rispetto a venerdì. Non c'è dubbio che la copertura vaccinale sta portando i benefici sperati. I calcoli sono facili: negli ultimi quattro giorni in Puglia i nuovi casi sono stati sempre oltre i cento, se fosse accaduto ad inizio anno, senza vaccini, su 400 positivi mediamente un 10% sarebbe finito in ospedale, quindi 40 persone in pochi giorni. Cosa che, fortunatamente, non si è verificata: l'incremento di ricoveri è stato molto contenuto, otto negli ultimi cinque giorni.