Puglia, 3000 dosi ai bambini nel V-day: la metà dei prenotati resta a casa. Nel Salento stop ai vaccini per 24 ore: «Modifichiamo il piano»

Puglia, 3000 dosi ai bambini nel V-day: la metà dei prenotati resta a casa. Nel Salento stop ai vaccini per 24 ore: «Modifichiamo il piano»
di Andrea TAFURO
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:56

In Puglia sono stati circa 3000 i bambini fra i 5 e gli 11 anni ad aver ricevuto ieri la prima dose del vaccino anti-Covid. Numeri non troppo distanti dalle previsioni, ma che tuttavia indicano un debutto sottotono per la vaccinazione pediatrica rispetto alle previsioni della vigilia, quando avevano espresso l’adesione anonima ai vaccini poco più di 5.600 famiglie. Un dato segnato da incertezze e preoccupazioni ancora non svanite nelle famiglie e da qualche difficoltà burocratica nel completamento dell’iter vaccinale. Non pochi infatti sono stati i casi, soprattutto nel Salento, in cui l’errata compilazione del modulo di vaccinazione o l’assenza fisica o di delega di uno dei genitori ha costretto i medici al rinvio della somministrazione della prima dose Pfizer ai bambini. Da qui la decisione del direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Lecce, Alberto Fedele, di sospendere per oggi le vaccinazioni pediatriche nella provincia salentina e convocare un incontro con i pediatri per riprogrammare la tabella di marcia. 

I dati della regione


Nel resto della regione invece, la provincia con più vaccinazioni effettuate è quella di Bari: oltre mille nei nove hub scolastici attivati. Tremila quelle programmate nel prossimo fine settimana con più di venti istituti coinvolti. A Bari, una delle prime scuole ad aver messo a disposizione i propri spazi è stato l’istituto comprensivo “Massari Galilei” dove sono stati vaccinati 150 alunni della primaria e secondaria di primo grado. Circa 500 i bambini vaccinati in provincia di Lecce. Nel Brindisino invece sono state 400 le prime dosi somministrate nei 21 hub scolastici. Taranto e Foggia hanno chiuso il primo giorno dell’agenda pediatrica con 150 vaccinazioni. A seguire da vicino l’avvio delle vaccinazioni scolastiche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto ringraziare il mondo della scuola: «Sono qui per ringraziare la scuola pugliese che sta collaborando a un atto importantissimo per la salute dei nostri bimbi e delle nostre bimbe - ha dichiarato Emiliano - e che tende a rafforzare ulteriormente la nostra resistenza al Covid e alle sue varianti. Quella di vaccinare i bambini è una decisione presa in tutto il mondo – ha aggiunto - e che va presa dopo un confronto con i propri pediatri ed è importante per la salvaguardia della salute dei più piccoli». Il presidente della Regione ha poi spiegato meglio la scelta di usare gli spazi scolastici per accogliere i bambini da vaccinare. «La scuola ha offerto questa disponibilità che ci consente di vaccinare i bimbi in un ambiente non estraneo – ha proseguito Emiliano - di far vedere loro volti conosciuti, di essere accompagnati dai genitori in un posto che non ha l’aspetto di una struttura sanitaria e che limita moltissimo tutte le ansie e le paure che i bambini legittimamente hanno e che tutti abbiamo avuto a quella età nei confronti delle vaccinazioni».


Da ieri quindi in tutta la regione sono stati attivati percorsi vaccinali nei centri di cura e negli ospedali solo per accogliere i bambini fragili, dall’altro le scuole sono diventate hub per assicurare le somministrazioni ai più piccoli in un ambiente familiare e accogliente. Partecipazione alla campagna vaccinale delle famiglie pugliesi analizzata al debutto dal direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro. «L’adesione credo sia buona per l’inizio: ora stiamo facendo una verifica del numero delle scuole per ciascuna città e provincia e il numero tendenziale delle adesioni, in modo da orientare l’attività di marketing della salute nei prossimi giorni.

Per noi la percentuale soddisfacente sarebbe il 100%. Ma tra il 30 e il 50% per noi sarebbe un buon inizio». 

Il caso di Lecce


Agenda vaccinale da intensificare, come auspicato dallo stesso Montanaro, in sinergia con medici e pediatri. «In questo periodo in cui presumibilmente si starà in famiglia, è il caso che i bambini siano vaccinati. Il trend sicuramente è in crescita - ha spiegato Montanaro - dobbiamo cercare di capire come orientare e convincere i genitori che la vaccinazione dei piccoli è necessaria tanto quanto quella degli adulti. La comunicazione istituzionale è fondamentale, i medici, i pediatri che in questa campagna sono al nostro fianco – ha concluso il direttore del Dipartimento - sapranno darci un aiuto importante». Supporto dei camici bianchi richiesto a gran voce dal direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Lecce, Fedele. «Le vaccinazioni effettive negli hub leccesi non hanno superato il 50% delle 1000 richieste teoriche arrivate nei giorni scorsi. Oggi ci fermiamo, è necessario rivedere il piano organizzativo – ha chiarito Fedele - e per questo incontriamo i pediatri auspicando la loro collaborazione per avere numeri più alti. Considerando la ripresa dei contagi, anche nelle scuole, è fondamentale accelerare e mettere in sicurezza i bambini durante il periodo delle festività».

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