Vaccini, Figliuolo garantisce: «Arrivano le dosi». Ma la Puglia ora ne chiede 150mila in più come “risarcimento”

Vaccini, Figliuolo garantisce: «Arrivano le dosi». Ma la Puglia ora ne chiede 150mila in più come “risarcimento”
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 24 Aprile 2021, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 14:31

«Il criterio di riparto dei vaccini tra le Regioni non cambierà», ma la Puglia chiede 150mila dosi come risarcimento per la minore quantità ricevuta durante la prima fase della campagna anti Covid. Il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, ieri in visita a Bari, è stato categorico: non ci saranno cambiamenti nel Piano di distribuzione dei vaccini perché, a suo dire, tiene già conto del numero di residenti. «È già una testa, un vaccino», assicura. Quindi, non «ci sarà nessun cambiamento, i vaccini arrivano».

I calcoli della Regione


Ma la Puglia, secondo i calcoli della Regione messi nero su bianco in un documento, nella prima fase «è stata assegnataria di una minore quantità di dosi per la profilassi del personale sanitario». Nel dettaglio, servirebbero almeno «150.000 dosi per ricostituire il magazzino, suddiviso fra 60% Pfizer, 25% AstraZeneca, 15% Moderna». «Giova evidenziare - si legge in un documento della Protezione civile - che Regioni con minore popolazione della Puglia, mero titolo esemplificativo la Toscana, ma tanto vale sotto diverso aspetto per altre regioni quali Emilia Romagna, Veneto, avendo ricevuto più elevato numero di dosi durante la fase uno, in questo momento presentano un numero più elevato di popolazione vaccinata, e minore stress in termini di stock flottante».

Anche per questo motivo, la Regione chiede almeno 150mila vaccini, ma difficilmente arriveranno. Non solo: i magazzini sono quasi vuoti, sino a giovedì 22 aprile negli hub erano conservate complessivamente 87.958 dosi. E c'è il rischio di dover rallentare ancora la campagna: le Asl, ad esempio quella di Bari, stanno già riprogrammando le sedute vaccinali posticipandole di una settimana in base alla classe di età.

La relazione 


«Rispetto alla disponibilità di farmaco - si legge nella relazione della Regione Puglia - tenendo conto di seconde dosi e conferme, fornendo 7000 dosi giornaliere ai medici di Medicina generale, necessarie per ri-proteggere fragili e vulnerabili, si prevede una situazione di criticità, carenza assoluta dosi, a partire dal 25 aprile per Moderna e per il giorno 27 per Pfizer». Ma il generale Figliuolo ha assicurato che i vaccini stanno per arrivare e non ci dovrebbero essere problemi di approvvigionamento nelle prossime settimane: «Nel prossimo futuro ha detto durante la visita a Bari - noi avremo da qui al 29 aprile 2 milioni e mezzo di ulteriori vaccini e dal 29 al 4-5 maggio, giorno in cui finisce tecnicamente l'afflusso del mese di aprile, altri 2 milioni e 600 mila vaccini a livello nazionale. E per il mese di maggio le previsioni a mio avviso sono buone, perché parliamo di almeno 15 milioni di vaccini». Secondo i calcoli della Regione, mantenendo un ritmo di 25mila somministrazioni al giorno, la campagna vaccinale terminerà entro il 31 dicembre. Se, però, dovessero intensificarsi le consegne di dosi, la Puglia potrebbe aumentare il numero di inoculazioni quotidiane e terminare prima la campagna: con 40mila dosi al giorno si potrebbe finire entro il 30 settembre 2021; con 60mila somministrazioni al giorno la profilassi sarebbe completata entro il 31 agosto 2021.

La carenza di personale


La Puglia deve fare i conti anche con la carenza di personale: sono 2.020 gli operatori che, a vario titolo, sono impegnati nella campagna vaccinale anti Covid, di questi 160 sono medici, 184 infermieri, 59 assistenti sanitari, 370 Oss, 1.247 altro. «Il sistema sanitario regionale si legge nel documento - per ragioni storiche connesse alla minore dotazione di risorse, presenta un minor numero di unità di personale rapportato alla popolazione. Tanto costituisce una criticità, atteso che il personale dei dipartimenti di prevenzione, che tradizionalmente segue l'attività vaccinale, è impegnato sul versante della gestione dell'emergenza (sorveglianza e tracciamento Covid-19, che si aggiunge all'attività ordinaria)». Per questo motivo, la Regione ha chiesto al Commissario di poter «attingere al plafond messo a disposizione delle regioni per coprire un turno presso i Centri vaccinali di popolazione». «Tanto consentirebbe il ripristino di funzioni ordinarie che, a causa della carenza di risorse umane manifestano criticità di presidio». Figliuolo ha promosso il piano vaccinale pugliese: «È coerente con quello nazionale, con obiettivi ben chiari. Oggi la Puglia ha raggiunto oltre l'81% degli over 80 ed è in pieno target per gli over 60» ed «è sopra media anche per i fragili. Di questo voglio dare atto al presidente». Il commissario ha anche annunciato che, una volta «messi in sicurezza i più deboli», si passerà «alle classi produttive». Infine, ha richiamato tutte le Regioni ad «organizzarsi con liste di sovra programmazione, di overbooking, andando a cercare le persone con la stessa classe di età o immediati inferiori. Non è un inno ai furbetti». «Noi ce la facciamo, i vaccini stanno arrivando, i piani ci sono, la macchina organizzativa funziona. La Regione Puglia ha dimostrato, anche nei giorni scorsi, non solo di arrivare al target per i 500 mila ma addirittura di essere pronta per ulteriori traguardi», ha chiosato il generale.

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