«I giovani meglio di altri hanno compreso che il vaccino è l'arma per aprire una nuova fase. Si stanno vaccinando più di altre generazioni e questo è un bel messaggio». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nelle scorse ore in chiusura del G20 di Roma.
La conferma nel report Ispi
E a confermarlo è il report realizzato per Il Corriere della Sera dall'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) sulla base statistiche del ministero della Salute.
Stando ai dati elaborati, a fronte di 4.5 milioni di italiani vaccinati contro il Covid la prima posizione della classifica per fascia di età è occupata dai ventenni. Nella fascia 20-29 anni su base nazionale si è, infatti, vaccinato con almeno una dose il 75% dei giovani contro il 70% dei 30-39enni e il 73% dei 40-49enni.
Boom della fascia 20-29
E ciò è vero anche in Puglia dove in fascia 20-29 anni a ieri risultava vaccinato il 73.32% della platea dei giovani idonei alla somministrazione. Percentuale superiore di oltre 3 punti rispetto al 70% di immunizzati con prima dose in fascia 30-39 anni e identica a quella rilevata in fascia 40-49 anni. Ma dall'analisi del grafico elaborato dall'Ispi risulta come la stessa tendenza all'aumento delle vaccinazioni tra i giovani sia confermata anche in fascia 12-19. Su base nazionale il 59% di giovanissimi, ragazzi e studenti, si è immunizzato almeno con un'iniezione, per un totale di 2,7 milioni soggetti.
Il picco degli accessi negli hub si è registrato in piena estate. E per quanto riguarda la Puglia già a partire dal 3 giugno, quando la campagna vaccinale è stata aperta a tutte le fasce di età. Ma sul tutto il territorio nazionale la spinta si è registrata tra fine luglio e inizio agosto. In concomitanza cioè con l'annuncio del premier Mario Draghi di introdurre il Green pass obbligatorio per numerose attività. Bar, ristoranti e palestre in testa. Una stretta che ha impresso un'accelerata significativa alla campagna vaccinale soprattutto tra giovani e giovanissimi. E da fine a luglio al primo di settembre, quando il pass è diventato obbligatorio anche per viaggiare, ha fatto registrare il 24.7% di vaccinazione fra i trentenni, un ulteriore 35,5% di prime dosi tra i ventenni e un incremento del 37,7% in fascia 12-19 anni. Rispetto ai 30-39enni, dunque, i 12-19 enni e i 20-29enni si sono vaccinati rispettivamente il 52% e il 43% in più. Un dato incoraggiante, anche in vista dell'imminente riapertura delle scuole e della ripresa delle lezioni in presenza.