La Puglia “traccia” i cellulari: celle telefoniche sotto esame per ricostruire la catena dei contagi

La Puglia “traccia” i cellulari: celle telefoniche sotto esame per ricostruire la catena dei contagi
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Giovedì 2 Aprile 2020, 09:06 - Ultimo aggiornamento: 09:37
I dati sono anonimi. E sono tutti sul tavolo della task force regionale incaricata di contenere il contagio da coronavirus. Sta esaminando anche i dati delle celle telefoniche, utili a tracciare i movimenti dei contagiati, «specialmente quelli tra Nord e Sud». Lo ha detto ieri, in conferenza stampa, l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, coordinatore scientifico della task force regionale pugliese per l'emergenza coronavirus.

Lopalco ha spiegato che sono stati chiesti «i dati all'Università di Pisa» perché attraverso la «geolocalizzazione delle catene di contagio» si potrebbe capire come il virus si sta spostando. Sotto la lente soprattutto i casi legati all'esodo di oltre 35mila pugliesi dal Nord, all'inizio della pandemia: il sospetto è che tutti i casi siano in qualche modo legati a questo.
«Se dobbiamo prevedere quello che succederà tra oggi e i prossimi due o tre giorni ci aspettiamo che la situazione più o meno resti invariata, sperando che poi nel corso della settimana o della prossima settimana finalmente potremo osservare un calo della curva epidemica. Questo dipenderà molto - ha proseguito Lopalco - anche dal comportamento dei cittadini che devono oggi più che mai restare chiusi in casa altrimenti vanificheranno tutti gli sforzi fatti fino ad ora».

A oggi sono stati fatti 14mila test. Il numero di positivi è di 1800, equivalente al 12,8% del totale dei tamponi. Il 90% dei campioni esaminati ha dato invece esito negativo. 
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