Chi risulterà condannato, anche in via non definitiva, per alcuni delitti commessi all'interno della famiglia o del nucleo familiare, come ad esempio la violenza o lo stalking, perderà l'assegnazione della casa popolare. È quanto prevede la nuova proposta di legge approvata oggi dalla V commissione del Consiglio regionale pugliese che modifica la legge regionale del 2014 sull'assegnazione delle case di edilizia residenziale.
La legge
A perdere l'assegnazione sarà la persona condannata ma i conviventi non perderanno il diritto di abitazione e subentreranno nella titolarità del contratto.
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