Hydrogen Valley pugliese: ecco dove sorgeranno i cinque impianti

Hydrogen Valley pugliese: ecco dove sorgeranno i cinque impianti
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Sabato 1 Aprile 2023, 05:00

Cinque proposte finanziate per l’Hydrogen Valley pugliese: due nel Tarantino, una a Brindisi, una a Cerignola (in provincia di Foggia) e una a Campi Salentina, nel Leccese. Di queste quattro saranno finanziate per intero con le risorse del Pnrr, una invece solo in piccola parte. Il totale ammonta a 40 milioni di euro. La Puglia, così, si candida seriamente a diventare polo nazionale per l’idrogeno. E il progetto della Regione è ancora più ampio. «La Regione Puglia ha puntato alla costruzione di un completo ecosistema regionale dell’idrogeno finalizzato alla massima valorizzazione delle singerie tra i diversi studi del vettore e le caratteristiche del sistema energetico e industriale del territorio», si legge nella determinazione del dirigente. Erano arrivate 26 proposte in totale, di cui 17 sono state ritenute idonee e le prime cinque sono state finanziate. 
Il progetto di Enel, per la sede di Brindisi, in località Cerano, è stato il primo in graduatoria, con un punteggio di 98,91 su 100 e un finanziamento di 9,8 milioni di euro. Per la multinazionale italiana dell’energia è un momento di svolta verso l’idrogeno, visto che si è aggiudicata fondi del Pnrr per un totale di circa 38 milioni di euro tra Puglia, Calabria e Liguria per progetti sulla produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Il direttore per la parte italiana di Enel, Nicola Lanzetta, ha spiegato che «i progetti permetteranno di valorizzare aree in cui sorgono centrali termoelettriche in dismissione: quella di Rossano (Calabria), la Federico II di Brindisi e la Eugenio Montale di La Spezia». Anche nelle altre regioni Enel si è aggiudicata il primo posto in graduatoria. 
Nel Tarantino i progetti finanziati sono due: la Salarind Green aveva proposto un impianto nell’area industriale di Taranto, nelle vicinanze dell’ex Ilva. Il progetto sarà finanziato per il 100% dei costi, cioè dieci milioni di euro. L’altro progetto selezionato in provincia di Taranto prevede un impianto nella zona industriale di Statte, anche in questo caso non troppo lontano dall’ex Ilva. Qui, però, la proposta di Panita srl sarà finanziata per soli 340.000 euro a fronte di una spesa complessiva prevista di 10 milioni. 

I progetti

La Cerima srl, invece, ha ottenuto l’intero importo finanziato: si tratta di un progetto che ha una dimensione finanziaria di 10 milioni di euro per la produzione di idrogeno verde nell’area industriale di Campi Salentina, a pochi chilometri da Lecce (in direzione Taranto). Anche in questo caso, la sede sorgerà in un capannone ormai dismesso della zona industriale. 
L’ultimo progetto vincitore del bando del Pnrr è quello della Cerichem Biopharm Srl a Cerignola. L’«area di intervento - si legge nel documento della Regione - è un’area industriale facente parte di un insieme di aree destinate ad origine ad interporto e oggi dismesse». 
Per il resto, restano fuori altri 12 progetti risultati idonei ma al momento non finanziati per l’esaurimento delle risorse del Pnrr.

Proprio ieri, per altro, l’assessore regionale allo sviluppo, Alessandro Delli Noci, nel corso di un evento in Università del Salento a Lecce, ha ammesso come la Regione abbia intenzione di avviare l’interlocuzione con gli atenei pugliesi per progetti di ricerca legati proprio all’idrogeno. La Puglia, nei fatti, è pronta a diventare l’Hydrogen Valley italiana.

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