Puglia, l'assessora Barone nella giornata per il contrasto alla violenza contro le donne: «Misure insufficienti»

Puglia, l'assessora Barone nella giornata per il contrasto alla violenza contro le donne: «Misure ad oggi insufficienti a rispondere ai bisogni»
Puglia, l'assessora Barone nella giornata per il contrasto alla violenza contro le donne: «Misure ad oggi insufficienti a rispondere ai bisogni»
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Giovedì 25 Novembre 2021, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 16:58

«Oggi viene celebrata la Giornata internazionale per il contrasto alla violenza contro le donne, un'occasione importante per sensibilizzare su una tematica, purtroppo, ancora troppo attuale. I dati parlano di una violenza trasversale, che colpisce a prescindere da fasce di età, titoli di studio e condizioni lavorative. Un altro dato significativo è l'aumento di violenza psicologica rispetto a quella fisica, dovuto principalmente allo scoppio della pandemia. La violenza sulle donne non si ferma quindi, e colpisce indistintamente».

Così l'assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone. «Sono in media 2 milioni e 500 mila gli euro destinati ogni al contrasto della violenza sulle donne, misure ad oggi insufficienti a rispondere ai bisogni rilevati. In Puglia, nel 2022, è stato finanziato l'arrivo di nuovi centri antiviolenza, ma il nostro lavoro continua.

Diamo voce a tutte le vittime di violenza, combattiamo insieme una battaglia che può salvare la vita di tante donne».

I dati dello scorso anno

Sono stati 2.349 i nuovi accessi ai Centri antiviolenza pugliesi nel 2020, con un aumento di 290 rispetto al 2019 (+14%) e di 599 rispetto al 2018 (+34%). Tra gli autori delle violenze figurano prevalentemente il partner e l'ex partner, due tipologie di autori che rappresentano complessivamente l'81%; il 12% degli autori di violenze fa riferimento all'area dei «parenti».

Il «partner attuale» è l'autore di violenza nel 53,3% dei casi mentre gli «ex» continuano ad agire violenza, nonostante la chiusura del rapporto, nel 27,5% dei casi. Le donne più «esposte» alla violenza sono le coniugate e conviventi (52%), seguono le donne nubili (26%) e le donne separate/divorziate (21%). La percentuale più alta viene registrata tra donne che hanno età compresa tra i 30 e i 49 anni (58%) ma è significativa anche la percentuale delle donne di età compresa tra i 18-29 anni (15,7%). 

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