Risuona ormai ininterrottamente da diverse ore sempre la stessa frase: «Non sia un liberi tutti».
Il timore per le temperature miti
Ed è una raccomandazione tutt'altro che superflua, alla vigilia della zona arancione per la Puglia, che se da un lato da domani sarà caratterizzata da misure restrittive più allentate rispetto alle ultime sei settimane da zona rossa, dall'altro dovrà tenere sempre un occhio attento al bollettino quotidiano dei contagi, perché il rischio di nuove impennate è comunque dietro l'angolo. Il timore, infatti, è che le nuove regole da seguire - che in molti casi corrispondono a minori limitazioni - possano accrescere le possibilità di assembramenti, soprattutto considerando che a partire dalla prossima settimana è previsto un aumento delle temperature. Resta confermato invece il coprifuoco alle 22, al termine di una settimana caratterizzata dalle polemiche per l'ipotesi - prima che arrivasse un'immediata smentita - di estenderlo con gli stessi orari fino al 31 luglio.
Riaprono i negozi e i barbieri
Da domani riaprono tutti i negozi rimasti chiusi con la zona rossa. Riprenderà l'attività anche per barbieri, parrucchieri ed estetisti, ma in tutti questi casi bisognerà comunque rispettare le solite regole, dall'ingresso contingentato all'uso della mascherina, passando per la continua sanificazione dei locali.
A scuola si torna tutti in presenza per elementari e medie, mentre nelle superiori dal 70% al 100%. E in ogni caso, con un'ordinanza emanata venerdì sera, il governatore pugliese Michele Emiliano ha lasciato alle famiglie la possibilità di richiedere la Ddi.
Solo asporto per bar e ristoranti
Non cambia più di tanto, invece, la situazione per bar e ristoranti, che continueranno a lavorare solo con il servizio di asporto (fino alle 18 per i bar, fino alle 22 per i ristoranti) e con il servizio a domicilio.
Fratelli d'Italia chiede incontro con Figliuolo
Intanto, dopo la visita a Bari del commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, gli onorevoli Marcello Gemmato (responsabile nazionale Dipartimento Sanità FdI) e Raffaele Fitto (co-presidente del gruppo europeo ECR-FdI) e i sei consiglieri regionali FdI Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Renato Perrini, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis e Antonio Gabellone chiedono di essere ricevuti da Figliuolo e Curcio per fare chiarezza sulla situazione epidemiologica in Puglia. Gli otto esponenti istituzionali di Fratelli d'Italia pongono a chi gestisce l'epidemia a livello nazionale domande «che avrebbero voluto fare personalmente ieri»: «Se tutto va bene - dicono - perché siamo stati più a lungo di altre Regioni in zona rossa senza mai aver avuto un giorno di didattica in presenza nelle nostre scuole da inizio anno scolastico? Se tutto va così bene, perché abbiamo in Puglia il più alto tasso di mortalità grezza e specifica rispetto a tutte le regioni che si sono giovate del lockdown nel 2020 nello stesso periodo della Puglia ossia tutte le regioni dell'Italia Meridionale e delle isole?». Anche sui dati vaccinali, secondo Gemmato, Fitto e il gruppo consiliare di FdI, «vi è una lettura dei numeri in rapporto alle categorie considerate prioritarie diversa da quella che viene evidenziata dal presidente Emiliano».
M.Iai.
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