Eolico, nuova spaccatura nella maggioranza regionale. E a Lecce focus sull’energia

Eolico, nuova spaccatura nella maggioranza regionale. E a Lecce focus sull’energia
di Alessandra LUPO
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Venerdì 13 Maggio 2022, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 07:00

Le rinnovabili da una parte, il paesaggio dall’altra. La transizione ecologica che spinge sull’acceleratore e i territori che tentano di porre degli argini. Come nel caso del mega impianto eolico offshore in provincia di Lecce, il cui progetto continua a creare imbarazzi all’interno della maggioranza di centrosinistra della Puglia, dove le sensibilità sono molteplici e il clima di fondo non può certo dirsi sereno. Così, dopo le ruggini e dissidi sul Piano Casa, che ancora non vede la luce incagliato tra i distinguo delle due bozze (una dell’assessora Anna Grazia Maraschio, l’altra dei consiglieri Pd e Misto), il progetto di Opra al largo della costa otrantina diventa un altro terreno di scontro che vede come sponda il centrodestra.

Il pressing del consigliere e la risposta dell'assessore


Il consigliere leccese della Puglia Domani Paolo Pagliaro, che ha fatto del “no” al Parco galleggiante una delle sue crociate in Consiglio regionale, non si era accontentato delle generiche rassicurazioni sul “coinvolgimento dei territori interessati” contenute nell’Ordine del giorno in cui si ratificava il sì della Puglia alle rinnovabili (approvato all’Unanimità dal consiglio regionale) e nei giorni scorsi con una nuova interrogazione aveva incalzato l’assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio sull’argomento chiedendo che si pronunciasse ufficialmente. 
Pressata dal consigliere, la titolare della delega all’Ambiente, assessore tecnico in arrivo dalle file di Sinistra Italiana, non ha fatto che ribadire quanto già affermato più volte anche alla stampa: «Favorevole all’eolico sì, ma nel rispetto del paesaggio e - nel caso specifico - mai entro la fascia di 12 chilometri dalla costa». 

 

La critica di Amati: basta campanilismi


La risposta dell’assessore, però, e la successiva soddisfazione del consigliere del centrodestra, provocano la dura reazione del consigliere Pd Fabiano Amati, entusiastico sostenitore delle rinnovabili nonché acerrimo nemico delle prese di posizione paesaggistiche, come più volte dimostrato sulla vicenda Tap.
«Il Consiglio regionale è a favore degli impianti eolici offshore. Tutti. E ciò è stato detto con un voto formale, favorevole e ambientalista - attacca Amati -. Una dichiarazione contraria orale, equivoca e inquinante dell’assessore all’Ambiente, peraltro pronunciata dopo aver confessato di non conoscere il progetto, non è in grado di mutare il voto invece consapevole e informato del Consiglio regionale. È forse l’ora di smetterla con queste manfrine politiciste», prosegue il presidente della Commissione Bilancio che accusa Maraschio di «assecondare dubbi campanilistici».
Dalla giunta per ora nessuno replica ma è chiaro che la tensione su un tema così caldo si tagli a fette. Proprio l’altro ieri, la Giunta ha anche rigettato due progetti di eolico onshore nel Foggiano e in contemporanea ha varato l’Osservatorio sull’Idrogeno coordinato dall’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci. 
L’interesse alle rinnovabili, insomma, si muove sempre più a tutto tondo e non riguarda solo i mega impianti.

Il focus sulle comunità energetiche

Proprio domani alle ore 9 all’Università del Salento si terrà infatti il convegno “Comunità energetiche e repowering. Il ruolo della Puglia per la resilienza energetica e la crescita sostenibile: un dialogo che si apre”. 
Ai lavori ci sarà anche Delli Noci, oltre a una serie di studiosi, i rappresentanti di Enea, Confindustria, Arca e Sezione Transizione energetica della Regione Puglia. 
Le “comunità energetiche” consistono nella condivisione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili da parte di più soggetti (cittadini, piccole e medie imprese, enti del terzo settore o autorità locali), destinati a divenire – ed è qui la novità - al contempo produttori (producer) e consumatori (consumer) di energia rinnovabile. «L’incontro - spiega il docente di Diritto Costituzionale di Unisalento Vincenzo Tondi della Mura che coordinerà le sessioni - vuole favorire un confronto plurale, per competenze e provenienze, tra Regione, enti territoriali, imprese e parti sociali, al fine di meglio comprendere il ruolo e le potenzialità di ciascuno in tema di emergenza e sviluppo energetici. Ciò anche alla luce delle prospettive aperte dal Decreto legislativo 199/2021, affidato all’attuazione regionale una volta pubblicati i relativi decreti governativi».
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