Puglia, altri 550 milioni da investire nelle rinnovabili: la sfida di Edison. E tre impianti per l'idrogeno verde: ecco dove sorgeranno

Puglia, altri 550 milioni da investire nelle rinnovabili: la sfida di Edison. E tre impianti per l'idrogeno verde: ecco dove sorgeranno
di Alessio PIGNATELLI
4 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Dicembre 2021, 05:00

Lo sviluppo di 16 impianti - 7 eolici e 9 fotovoltaici - per una potenza green di oltre 540 megawatt e un investimento complessivo di 550 milioni di euro. Senza dimenticare l’idrogeno, il vettore verde che si conferma protagonista sul territorio grazie al progetto Green Hydrogen Valley e alla possibilità di riconvertire l’ex Ilva di Taranto. È la road map di Edison in Puglia nell’ambito del piano di sviluppo industriale delle fonti rinnovabili al 2030 presentato ieri. Una visione in linea con la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) e dal Green Deal. E il Tacco d’Italia si conferma territorio di punta per lo sviluppo delle rinnovabili: ad oggi, il 24% della produzione eolica e il 14% di quella fotovoltaica sono ricavati da impianti pugliesi.

L'obiettivo


L’obiettivo del big player è, in generale in Italia, di moltiplicare la capacità di gigawattori prodotti entro il 2030 da fonti rinnovabili accrescendo il portafoglio solare ed eolico e investendo nell’idroelettrico: punta ad aumentare la propria capacità rinnovabile installata dagli attuali 2 gigawatt a 5 grazie a investimenti per 3 miliardi di euro nell’arco del piano. Entro quattro anni, si stimano in totale 63 progetti in iter autorizzativo di cui 24 campi eolici e 39 fotovoltaici. Il grosso degli investimenti sarà nel Mezzogiorno e la Puglia rappresenta la punta di diamante del settore.

Certo, sempre con un occhio alla sostenibilità e alle soluzioni migliori in quanto «la Puglia non è il Texas, è già la regione dove ci sono più megawatt eolici e fotovoltaici: bisogna fare ragionamenti di razionalizzazione» ha spiegato Marco Stangalino, vice presidente esecutivo Power Asset Edison. 

I progetti


In questa direzione, gli investimenti riguarderanno sette parchi eolici, (cinque ricostruzioni integrali e due green-field) da 265 megawatt complessivi e nove campi fotovoltaici da 277 megawatt complessivi. Attualmente sul territorio pugliese Edison possiede e gestisce 15 parchi eolici per una capacità installata complessiva di quasi 200 MW e 25 impianti fotovoltaici oltre a una centrale a ciclo combinato a gas a Candela in provincia di Foggia. Proprio nel Foggiano, quest’anno sono terminati i lavori di integrale ricostruzione del primo parco eolico d’Italia a Castel Nuovo della Daunia sostituendo i dieci aerogeneratori monopala con un unico aerogeneratore da 2,2 MW. L’idea è quella di coniugare però risorse naturali e produzione «accompagnando la Puglia nel percorso di transizione energetica – ha proseguito Stangalino - Una quota importante della nostra generazione rinnovabile proviene da questa terra e siamo onorati di poterla accrescere ulteriormente con un piano di crescita sostenibile e in armonia sia con il territorio sia con le comunità che ci accolgono».

L'idrogeno verde


Durante la presentazione i manager di Edison si sono soffermati anche sulle opportunità dell’idrogeno verde. E, inevitabilmente, c’è l’ulteriore conferma che anche in questo caso la Puglia è protagonista: «Abbiamo firmato un Memorandum of Understanding (MoU) insieme a Snam, Saipem e Alboran Hydrogen, per lo sviluppo congiunto del progetto Puglia Green Hydrogen Valley, una delle prime iniziative per la produzione e il trasporto di idrogeno verde su larga scala in Italia - ha concluso Stangalino - L’accordo prevede la realizzazione di tre impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi, Taranto e Cerignola. Il progetto ha l’obiettivo di contribuire ad accelerare la diffusione dell’idrogeno verde, uno dei principali protagonisti della strategia di decarbonizzazione europea. Bisogna sempre riuscire a fare in modo che questi impianti siano vicini al consumatore: in quest’ottica Taranto con l’acciaieria potrebbe essere un grande consumatore di idrogeno». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA