L'intervista/Palese: «Pronto al dialogo Pnrr e liste d'attesa le sfide da vincere»

L'intervista/Palese: «Pronto al dialogo Pnrr e liste d'attesa le sfide da vincere»
di Paola ANCORA
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 10:20

Rocco Palese non è tipo da temere le salite. Una vita, la sua, trascorsa nella prima linea del centrodestra, quando in Puglia la primavera era ancora una stagione come un'altra e il testimone del governo regionale non era mai arrivato più a sinistra della Dc, eccezion fatta per i due mesi di presidenza del socialista Cosimo Convertino, eletto però dai consiglieri regionali: era il 1992, un'era geologica fa politicamente parlando. Già assessore con Raffaele Fitto presidente, poi deputato campione di presenze in Parlamento, Palese ha voltato le spalle al centrodestra già da qualche anno, conquistando la fiducia di Michele Emiliano e, ora, i gradi di assessore regionale alla Salute dopo l'addio dell'epidemiologo Pier Luigi Lopalco.
Assessore Palese, quale sarà il suo primo impegno?
«La pandemia, che non è soltanto una emergenza sanitaria, ma anche sociale ed economica. Basti pensare a cosa sta provocando l'impennata dei prezzi dell'energia su una popolazione già fortemente provata da restrizioni e sofferenze. È una fase delicatissima e ringrazio il presidente Emiliano per la fiducia che ha voluto accordarmi. Metterò in questo incarico tutta la mia esperienza e la mia energia: o ne usciamo tutti insieme o rischiamo di soccombere».
Tende la mano a chi, in queste ore, sta aspramente criticando la sua nomina? Sono consiglieri e leader di partito con i quali dovrà misurarsi.
«Rispetto molto le legittime posizioni di ognuno, sia dei singoli che delle forze politiche. Però oggi la priorità sono le emergenze da affrontare. Ci sarà modo, tempo e maniera per confrontarsi: fra le persone, fra i cittadini chiamati a misurarsi con i problemi sanitari ed economici di questo difficilissimo periodo, non sono certamente incarichi e liti le priorità. Inoltre in Europa forze politiche contrapposte si sono messe insieme per affrontare la crisi, la nostra maggioranza di governo è composta da partiti diversi, uniti nel comune impegno per affrontare una fase storica mai vissuta prima. Da qui dobbiamo partire. Non mi scoraggio».
Diciamo che non avrà vita facile: lei rappresenta una storia che lo stesso presidente Emiliano ha combattuto, quando da sindaco di Bari sostenne la candidatura di Vendola alla Regione.
«Mi rendo conto della sfida che devo affrontare, ma sono confortato dalle migliaia di messaggi di sostegno ricevuti in queste ore, tanto da comuni cittadini che da personale sanitario e persino da leader nazionali di partiti di entrambi gli schieramenti. Conosco bene la Puglia e conosco il suo sistema sanitario da cima a fondo: farò del mio meglio».
Assessore, un'altra sfida che dovrà affrontare, e con tempi risicatissimi, è quella del Pnrr, con 632 milioni di euro da spendere e una manciata di giorni per presentare i progetti di case e ospedali di comunità. Come intende procedere?
«Serve un impegno di tutta la filiera istituzionale perché il Pnrr è una occasione che non possiamo fallire. Dobbiamo spendere tutto e spendere bene. La prossima settimana farò una due diligence sullo stato dei progetti e mi premurerò di scendere nei dettagli, coinvolgendo il Consiglio».
Emiliano le ha affidato anche la delega ai Controlli sulle spese legate alla gestione della pandemia da Sars-Cov2. Una scelta maturata dopo l'inchiesta per corruzione sull'ex capo della Protezione civile Mario Lerario. È preoccupato?
«Avevo questa delega anche nei miei precedenti incarichi da assessore: il presidente ha buona memoria. Attraverso questa delega, immagino voglia avere informazioni dirette e di prima mano su un capitolo così delicato dell'amministrazione regionale».
La sanità, tuttavia, non è solo Covid. E nonostante gli sforzi ammirevoli profusi dal personale sanitario, le liste d'attesa si allungano. Cosa intende fare?
«Ho una serie di idee e proposte che sottoporrò al presidente Emiliano e al Consiglio regionale: il tema va affrontato con il Governo centrale, perché le liste d'attesa non sono legate soltanto ai finanziamenti. E non solo».
Cos'altro?
«In Puglia c'è un preoccupante calo demografico e tutti i finanziamenti sono parametrati sul numero degli abitanti: affronteremo anche questo nodo».
Qual è il messaggio che le ha fatto più piacere ricevere? Berlusconi l'ha chiamata?
«Non le farò nessun nome, ma sono rimasto davvero sorpreso dalle telefonate ricevute da Roma. Ora, al lavoro».
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