Presunti sprechi alla Asl di Bari, l'impegno dell'assessore: “Verifiche rigorose”. E Forza Italia attacca

Presunti sprechi alla Asl di Bari, l'impegno dell'assessore: “Verifiche rigorose”. E Forza Italia attacca
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Lunedì 28 Luglio 2014, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 21:20
BARI - L'assessore alle politiche della Salute della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, ha incontrato questa mattina il direttore generale della Asl Bari, Domenico Colasanto, sulla questione dei rilievi posti dalla Ragioneria generale dello Stato su presunti sprechi. "Ho invitato - ha spiegato l'assessore - il direttore generale a presentare al piu' presto le sue controdeduzioni, esattamente come ha gia' richiesto il presidente Vendola, insieme a una relazione analitica, in modo che gli uffici dell'assessorato possano svolgere tutto quanto di loro competenza per le verifiche su quanto contestato". "Le verifiche - conclude - saranno rigorose, ma nel rispetto delle procedure che non possono essere assunte sommariamente e senza adeguati approfondimenti".





Il centrodestra, intanto, attacca. "Vendola la smetta di prendersela con i medici e faccia un'analisi approfondita su come si e' perfezionato lo scandalo dell'Asl Bari partendo da chi ha per legge potesta' di gestione e di controllo, evidentemente non esercitate. Innanzitutto, il presidente della Conferenza dei Sindaci, ovvero l'ex sindaco Michele Emiliano". Lo afferma in una nota il capogruppo in Consiglio Regionale di Forza Italia, Ignazio Zullo parlando della relazione del 2012 del Collegio dei Revisori e dei rilievi ministeriali recentemente sollevati sulle prestazioni aggiuntive nella stessa Asl che sarebbero dovute servire per abbattere le liste di attesa ma che, in realta', secondo quanto emerge dalla relazione del ministero, avrebbero prodotto migliaia di euro di compensi extra al mese ai medici, senza alcun controllo. «La Conferenza dei sindaci - evidenzia Zullo - ha il potere di esaminare i bilanci preventivo e consuntivo e trasmettere le proprie valutazioni. Poteri tanto penetranti da esprimersi sulla nomina del direttore generale dell'azienda sanitaria fino a poterne chiedere la revoca. Ci sembra, a questo proposito, che il presidente della Conferenza sia caduto in letargo in tutti questi anni. Perche', se fosse stato sveglio, avrebbe certamente preso atto della relazione del collegio dei revisori che gli e' stata inviata periodicamente».



«Vendola dovrebbe avere la capacita' di analizzare le responsabilita' politiche delle falle di sistema che gli appartengono e che condivide con la sua maggioranza e non continuare - conclude Zullo - ad esorcizzare le sue colpe addossandole ad esecutori di indirizzi politici e gestionali contraddittori, indecifrabili e talvolta orientati secondo convenienza»











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