La focaccia a libro, il confetto riccio e non solo: i cinque prodotti tipici pugliesi che diventano presidi slow food

La focaccia a libro, il confetto riccio e non solo: i cinque prodotti tipici pugliesi che diventano presidi slow food
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Giovedì 15 Dicembre 2022, 16:38

Salgono a quota 28 i Presidi Slow Food in Puglia. Prodotti tipici che rappresentano la capacità degli imprenditori locali e degli artigiani di valorizzare produzioni tradizionali, in quello che è un vero viaggio nel gusto, dal nord al sud della Puglia. Alto coinvolgimento delle piccole comunità locali, miglioramento della sostenibilità ambientale nella produzione e nel rispetto dei disciplinari, con il coinvolgimento di professionisti tecnici quali agronomi e veterinari e una promozione sinergica, in stretta interazione tra i prodotti e i territori, sono i risultati  del progetto di "Presidiamo la Puglia", realizzato nell’ambito delle attività del programma di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed educazione alimentare, promosso dalla Sezione Coordinamento Servizi Territoriali del Dipartimento Agricoltura e presentati  da Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, e da Marcello Longo, referente regionale di Slow Food. I cinque presìdi Slow Food presentati ufficialmente nella sede dell’Assessorato regionale all’Agricoltura sono il Pane di Monte Sant’Angelo, la Focaccia a libro di Sammichele di Bari, il Colombino di Manduria, il Confetto Riccio di Francavilla Fontana e la Capra Jonica.

I commenti

«Quella di Slow Food è un’operazione prima di tutto culturale – ha tenuto a sottolineare l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia -.

con un’ampia prospettiva a lungo termine di valorizzazione e tutela delle nostre specialità territoriali. Tutelare significa valorizzare e la valorizzazione significa anche tenere dentro storia, tradizione, qualità dei prodotti, eccellenza delle materie prime, come anche l'attenzione che stiamo mettendo in campo in tema di sostenibilità. Il connubio tra i prodotti e il nostro territorio diventa, quindi, un unicum come appeal per tutti, di tipo turistico-ricettivo, enogastronomico, legato alle virtù della sana dieta mediterranea. Un mix di elementi strategici che ci sta dando ragione della strada intrapresa come Regione - ha concluso - e del grande lavoro che Slow Food sta facendo, aiutando da una parte le comunità ad avere il loro marchio, dall'altra sostenendo le imprese ad essere solidamente presenti sui mercati interni, europei ed internazionali».

«Il progetto che presentiamo quest’oggi – ha dichiarato il referente regionale di Slow Food Longo -. ci conferma quanto sia importante per la nostra associazione il sostegno della Regione Puglia. Lavoriamo sul territorio da molti tanti anni e incontrare interlocutori istituzionali  così dinamici e aperti come l’Assessorato regionale all’Agricoltura non va solo a beneficio dell'associazione ma di tutte le nostre comunità. Questo grazie alle sinergie che si innescano nell'azione di recupero delle nostre tradizioni che passa anche attraverso i prodotti che mettiamo sulle nostre tavole». Longo, inoltre, nel corso dell'incontro, ha anticipato che il progetto “Presidiamo la Puglia” andrà avanti con altri sei presìdi a breve.

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