Popolare di Bari, gli azionisti tra panico e richieste di danni

Popolare di Bari, gli azionisti tra panico e richieste di danni
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Venerdì 20 Dicembre 2019, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 17:43

L'avvocato Domenico Romito si occupa della Banca Popolare di Bari da ormai quattro anni. Da quando, nel 2016, una pensionata di 63 anni si è rivolta a lui perché i suoi risparmi di una vita, 43mila euro, investiti in azioni illiquide della banca, erano diventati improvvisamente 33mila. «Io non so nemmeno contare, non so cos'ho fatto», diceva la signora, mortificata. Non li poteva riavere indietro, né vendere le azioni. Oggi quel risparmio vale zero: fine di una storia già scritta che riguarda quasi 70mila soci che hanno visto 1,5 miliardi di euro investiti in azioni vaporizzarsi in pochi anni. Col tempo, i risparmiatori andati a bussare allo studio dell'avvocato barese, presidente dell'associazione Avvocati dei Consumatori, sono aumentati in modo esponenziale.

«All'inizio - racconta all'Adnkronos - i vertici della banca, e non solo, mi consideravano un marziano. Non saprei quantificare quante sono in tutto le cause aperte e in fase di dibattimento contro la banca. Per quanto riguarda le nostre, quelle aperte sono un centinaio, molte altre in preparazione in attesa della documentazione da parte della banca. Ma ora che il vaso si è scoperchiato aumenteranno». Romito sta seguendo un centinaio di cause intentate davanti al Tribunale civile di Bari e le prime sentenze dovrebbero arrivare a inizio 2020.


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A tal proposito l'avvocato Antonio Tanza, presidente di Adusbef, ricorda: «Titoli illiquidi, violazioni sul mercato di negoziazione interno, violazioni sui questionari Mifid e violazioni sul pricing: sono queste le violazioni contestate da Consob nel 2018, e confermate dalla Corte di Appello di Bari nel 2019 con tre distinte sentenze, alla Banca Popolare e diversi componenti del Cda nel periodo 2013-2016», specificando che «le violazioni sembrano affondare le radici anche in anni precedenti, già dal 2008/2009: sulla base dei documenti che i risparmiatori ci portano in sede, infatti, le errate profilazioni, le errate informazioni sulla natura dei titoli si spingono anche oltre il limite temporale indicato».

Intanto nel Brindisino il coordinamento istituito dalla Confconsumatori e dalla Associazione Nazionale Dalla Parte del Consumatore rende noto qualche dato evidenziando che finora «ha ricevuto oltre 200 richieste di informazioni da parte di risparmiatori brindisini possessori di azioni ed obbligazioni; ha inoltrato 49 diffide (altre diffide sono in lavorazione); ha attivato 13 procedure di arbitrato dinnanzi all'Arbitro per le Controversie Finanziarie istituito presso la Consob (ACF); ha promosso 20 procedure di mediazione finalizzate alla conciliazione (altre istanze di mediazione sono in lavorazione); ha incardinato n. 9 processi civili dinnanzi al Tribunale (sono in procinto di essere notificati altri 4 atti di citazione in giudizio)».

Adoc Brindisi, ripercorrendo le tappe della vicenda, invita gli azionisti ad attivarsi da subito per le richieste di risarcimento. «Resta incontrovertibile - dice la nota - che proprio azionisti e obbligazionisti sono l'anello debole, quello che rischia maggiormente ove gli scenari dovessero modificarsi. Posto infatti che le azioni della Popolare pugliese sono state congelate sul mercato Hi-Mtf e non sono già da tempo più negoziabili solo la ricapitalizzazione targata Fondo di tutela dei depositi e Mediocredito centrale, con la creazione di un nuovo Istituto quotato in borsa, può garantire qualche sicurezza in più a risparmiatori». L'Adiconsum Puglia, associazione a difesa dei consumatori promossa dalla Cisl, rivolge poi un appello agli azionisti e agli obbligazionisti subordinati che non avessero provveduto a contestare formalmente (tramite pec o raccomandata A/R) la richiesta di risarcimento del danno, di farlo con urgenza.

Infine l'assessore regionale Mino Borraccino, ricevendo una delegazione dell'Unione Nazionale Consumatori della Puglia guidata dall'avvocato Antonio Calvani, ha «assunto l'impegno di individuare le risorse necessarie da mettere in campo per dimostrare concretamente aiuto e supporto ai consumatori e alle cosiddette vittime del risparmio tradito.

Ho assicurato, infine, di seguire costantemente la vicenda. Il Governo regionale dimostrerà, concretamente, di stare dalla loro parte».

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