Il Ponte del 2 Giugno come primo test, alte aspettative pugliesi per le presenze in estate

Il Ponte del 2 Giugno come primo test, alte aspettative pugliesi per le presenze in estate
di Giuseppe MARTELLA
4 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Maggio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:36

Voglia d’estate e di vacanze. L’ultima domenica di maggio, complice il vero primo caldo di stagione, ha visto prese d’assalto le località turistiche pugliesi. Le spiagge, le città d’arte e le località più note dell’entroterra di Puglia hanno attirato tantissima gente che si è goduta un antipasto importante della prossima stagione estiva, in attesa magari di potere già godersi qualche altro giorno di relax in occasione dell’imminente ponte del 2 Giugno. E se gli indicatori più importanti tracciano la strada verso una stagione turistica importante a livello mondiale, capace di rinverdire i valori in termini di viaggiatori e controvalore economico toccati prima dell’emergenza Covid, quella del 2019, l’ultima estate vissuta a pieno prima della lunga parentesi pandemica, anche la Puglia si prepara a vivere i prossimi mesi come quelli dell’effettivo rilancio di tutto il settore turistico.

Il test


Il weekend più lungo grazie alla Festa della Repubblica sarà così un primo test per il futuro prossimo del turismo pugliese. Aspettative importanti e sensazioni positive quelle degli addetti del settore, corroborate da una corsa alla prenotazione che si è ulteriormente ravvivata negli ultimi giorni e sulla quale non sembra impattare più di tanto il generalizzato aumento dei costi. «La spinta dell’inflazione non può di certo andare a pesare in maniera sostanziale su un ponte di vacanze – le parole di Massimo Salomone, coordinatore Turismo Confindustria Puglia – e del resto dalle nostre sezioni provinciali così come da chi opera sul campo arrivano previsioni importanti. L’unica discriminante può essere, così come accaduto nei precedenti ponti vacanzieri dei mesi scorsi, quella delle condizioni meteorologiche. La speranza è che il bel tempo accompagni questa prima vera prova di estate 2023». Rispetto a quello che saranno i prossimi mesi, Salomone è convinto che questo sia l’anno del rilancio definitivo del turismo pugliese dopo il periodo drammatico della pandemia. «Nelle varie zone della regione, dal Gargano al Salento, passando per tutte le altre località della Puglia, i presupposti sono importanti.

Le strutture stagionali stanno riaprendo tutte – continua – e i giorni del prossimo fine settimana saranno utili per completare le prove generali». A implementare i numeri delle prenotazioni alle strutture iscritte al sistema Turismo Confindustria, compresi campeggi e villaggi turistici, il turismo di prossimità proveniente dalle regioni più vicine alla Puglia, ma soprattutto i soliti flussi provenienti dal Nord e Centro Europa: «Importante in questo periodo – dice ancora Salomone – risulta essere la presenza di spagnoli, la Spagna è un nostro competitor, così come quella di cittadini delle Repubbliche Baltiche e della Polonia, da dove in particolare arrivano turisti che cercano una vacanza di alto livello». 

Le aspettative


Numeri da “tutto esaurito” tirati dalla predominante presenza straniera sono anche quelli registrati per il ponte del 2 Giugno dagli agriturismi pugliesi. «Dopo una stagione invernale lunga e un tempo brutto che si è allungato sino alle scorse settimane – sottolinea Filippo De Miccolis Angelini, presidente dell’associazione agrituristica “Terranostra” promossa da Coldiretti Puglia – la gente ha evidentemente voglia di vivere la campagna e passare qualche giorno nelle strutture ricettive che la popolano. Una situazione molto positiva che abbiamo motivo di credere continuerà per tutta la stagione estiva». Previsioni molto positive nonostante l’aumento dei costi che andranno a incidere sulle vacanze. «L’impatto dell’inflazione si farà sentire in particolare sul ceto medio italiano, in misura minore sui flussi turistici provenienti dall’estero e che poi sono trainanti per il settore agrituristico pugliese. La Puglia e conosciuta e riconosciuta nel mondo – rimarca De Miccolis Angelini – dagli Stati Uniti all’Australia e interessa anche turisti stranieri che arrivano per la prima volta in Italia. Un fatto che soltanto sino a pochi anni fa era inimmaginabile». Se il turismo rurale pugliese vive un periodo di vivacità importante, non mancano le criticità. «Non possiamo non evidenziare come non tutte le aree si muovano alla stessa velocità. Ci sono zone nel foggiano e nelle Murge, ma si pensi anche al Salento devastato dalla Xylella e non ancora oggetto di una vera azione di risanamento, che rischiano di rimanere indietro e di pagare un dazio sempre più importante in termini di impoverimento e spopolamento. A queste situazioni – chiosa Filippo De Miccolis Angelini – bisogna dare delle soluzioni concrete».

© RIPRODUZIONE RISERVATA