Dal Pnrr 70 milioni di euro per le strutture sportive in Puglia: ecco i progetti più importanti. Dai centri polifunzionali al palazzetto per la ginnastica a Lecce

Dal Pnrr 70 milioni di euro per le strutture sportive in Puglia: ecco i progetti più importanti. Dai centri polifunzionali al palazzetto per la ginnastica a Lecce
di Giuseppe ANDRIANI
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Martedì 25 Aprile 2023, 05:00

Quasi 70 milioni di euro dal Pnrr per interventi legati alle strutture sportive in Puglia. In tutto sono stati ammessi a finanziamento 126 progetti, di cui 30 per le città e 96, questi da poche migliaia di euro per uno, per la “provincia”. E in una Puglia che si prepara a vivere una ricca stagione - che con un po’ di fortuna potrebbe durare quasi un decennio - di grandi eventi sportivi, è una delle partite cruciali di questi anni. Tra nuovi impianti polivalenti, piscine, ristrutturazioni di stadi per il calcio e realizzazioni di centri federali, il Pnrr punta sulle specificità dei vari territori. Intanto tenendo ben distinti tra loro gli interventi, divisi in tre cluster. Il primo riguarda i nuovi impianti sportivi per il «recupero delle aree urbane» degradate. Il cluster 2, invece, è per la rigenerazione di impianti già esistenti. Entrambe queste risorse sono però state divise tra i capoluoghi di provincia e di Regione. E c’è poi un terzo ramo che ha visto finanziamenti direttamente alle Federazioni sportive nazionali, per la costruzione o la sistemazione di impianti dedicati. Nella prima “infornata” di fondi erano rimasti fuori i paesini, là dove lo sport diventa servizio essenziale. Un treno che viaggia su un doppio binario: le grandi strutture nelle città, i piccoli interventi nei paesini, dove un palazzetto dello sport o un campetto comunale può avere anche una valenza sociale non indifferente. E su questo è intervenuta una «terza linea» di finanziamento, che ha visto fondi a pioggia. In particolare, per la Puglia, la parte più consistente riguarda il Salento

Le criticità del Pnrr

Uno studio di Openpolis, pubblicato ieri dalla Fondazione, mette in evidenza alcune criticità del riparto dei fondi per il Pnrr per le strutture sportive. Il bando per la terza linea di finanziamento è rimasto aperto solo per pochi giorni, scrive Openpolis nel rapporto. Ed è stato rivolto esclusivamente agli enti del Sud, per equilibrare i fondi e raggiungere così il target del 40% da destinare al Mezzogiorno, poi effettivamente raggiunto. 
Probabilmente il governo ha fatto dei correttivi in corsa a una serie di bandi che sono stati pubblicati a distanza l’uno dall’altro, già dal precedente esecutivo.

E alla fine l’ha spuntata almeno su questa prima scadenza: entro il 30 marzo vi era la necessità di assegnare le risorse, e sono state ripartite il 27, con l’ultimo decreto. Missione compiuta. Adesso però si apre la partita degli accordi e del procedere in maniera spedita. 

La Puglia può contare sul secondo pacchetto più consistente di fondi a rivalere direttamente sul Pnrr. «A livello di risorse, la regione che riceve più fondi Pnrr è l’Emilia Romagna (80,5 milioni), seguono la Puglia (67 milioni) e la Sicilia (66,7 milioni). Occorre tenere presente che in molti casi le risorse del Pnrr non coprono interamente l’onere dell’intervento. In questi casi è previsto un co-finanziamento da parte dei soggetti beneficiari», spiega Openpolis. Con i co-finanziamenti degli enti, la geografia cambia un po’. «Considerando anche queste risorse ulteriori vediamo che è la Lombardia la regione in cui si investe di più (102 milioni, di cui 42 di co-finanziamento). Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna (18,5 milioni di co-finanziamento) e al terzo la Toscana (77 milioni, di cui 25 in co-finanziamento)». 

I progetti nel dettaglio

Le risorse aggiuntive dai Comuni, in Puglia, sono mancate un po’ ovunque. E anche la “terza linea” di finanziamento, quella per i piccoli centri urbani del Sud, è stata tutto sommato una partita pareggiata, se non persa. I progetti candidati sono stati un terzo di quelli che sono arrivati dalla Campania e dalla Sicilia. 
In ogni caso, guardando tra le pieghe dei finanziamenti approvati, si trovano una serie di progetti più che interessanti. A Bari sorgerà un impianto sportivo polivalente, da 5 milioni e mezzo, in viale Bartolo. A Lecce, invece, un palasport per ginnastica artistica, ritmica e scherma. E ancora: poli sportivi polivalenti a Cagnano Varano (Foggia) e San Vito dei Normanni (Brindisi), Molfetta (Bari). A Grottaglie e ad Altamura rispettivamente 4 e 0,8 milioni per l’adeguamento dello stadio da calcio. A Torricella, sulla litoranea tarantina, verrà rigenerato l’impianto per il tiro a volo. E a Capurso, alle porte di Bari, sorgerà un centro federale per la pesistica. 
La partita sulle strutture sportive, per cui verranno intercettate anche le risorse per i Giochi del Mediterraneo, si è appena aperta. E può permettere alla Puglia di aprire un periodo d’oro. A patto di rispettare scadenze e termini.


 

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