Pnrr, Milano pronta a gestire i residui di altri Comuni. I sindaci del Sud: «Non lasceremo nemmeno un euro»

Pnrr, Milano pronta a gestire i residui di altri Comuni. I sindaci del Sud: «Non lasceremo nemmeno un euro»
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Martedì 14 Dicembre 2021, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:47

«Milano si candida, qualora ci siano realtà non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, a utilizzare i residui che ci saranno da Pnrr», aveva tuonato il sindaco di Milano Beppe Sala. Ma i sindaci i sindaci del Sud lo rasserenano: «Caro Beppe, non ti preoccupare, noi non ti lasceremo neanche un euro da spendere».

La risposta dei sindaci del Recovery al primo cittadino di Milano

Beppe Sala ieri a margine della tappa milanese di «Italia domani» sul Pnrr ha detto che «Milano si candida, qualora ci siano realtà locali non in grado di garantire la possibilità di investire nei tempi corretti, di utilizzare i residui che ci saranno». Un post social che ha visto l'immediata risposta da parte degli oltre 500 sindaci delle regioni del Sud Italia, riuniti
sotto la sigla Recovery Sud. 
«Non ti lasceremo neanche un euro da spendere. Se per la prima volta nella storia d'Italia i sindaci del Sud hanno deciso di fare squadra, è proprio per scongiurare questa eventualità», hanno scritto.

«Ci stiamo mettendo "pancia a terra" - dicono i sindaci del Recovery Sud - per esprimere tutte le progettualità che servono per porre fine, una volta per tutte, al divario Nord-Sud.

Anche se abbiamo macchine amministrative inadeguate, impoverite dai meccanismi perversi del federalismo fiscale, che non ha mai portato all'attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, che non garantisce oggi servizi e diritti uguali su tutto il territorio nazionale, nonostante questo, noi stiamo tirando fuori tutte le nostre energie per farcela». «E' successo tante volte, purtroppo, che i fondi destinati al Sud siano stati dirottati altrove. Ora non succederà» continuano. «Caro Beppe, anziché auspicare un nostro insuccesso - concludono - , ti diamo un suggerimento: la tua città è piena di meridionali. Incontrali, ascoltali, e fatti suggerire da loro come proprio la capitale economica della nostra nazione, anziché sollecitare altre migrazioni, può aiutare il Sud a diventare la nuova locomotiva di una Italia finalmente unita».

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