I progetti e la spesa delle risorse: Pnrr, la sfida della Puglia

I progetti e la spesa delle risorse: Pnrr, la sfida della Puglia
di Alessio PIGNATELLI
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Ottobre 2021, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:14

In molti lo etichettano come un novello Piano Marshall che, se declinato bene, potrebbe davvero ridurre divari e smussare attitudini radicate. Altri fanno notare distorsioni e criticità su fondi e figure professionali da reperire. Di certo, il Piano nazionale di ripresa e resilienza anche per la Puglia deve segnare una svolta. Infrastrutture - fisiche e non solo - cantieri, servizi, rigenerazione e sanità: si prospetta una rivoluzione nel prossimo quinquennio con un monito in sottofondo. Ricordato anche ieri dal premier Mario Draghi a Bari: le risorse messe a disposizione non hanno precedenti nella storia recente ma «dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità: la responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali».
L'obiettivo sottinteso è di invertire una marcia sulla capacità di spesa che in passato non è stata esattamente entusiasmante al di là di alcune eccezioni. Palazzo Chigi ha deciso di preparare una serie di eventi di presentazione e approfondimento in diverse città e la prima tappa di questo roadshow sarà proprio il capoluogo pugliese, il 15 novembre, a testimonianza della centralità del Tacco d'Italia. Che così ridisegnerà i propri assetti rifacendosi il look in diversi campi.

Le risorse già assegnate alla Puglia

Sono già 5 i miliardi assicurati nelle varie allocazioni dei comparti del Pnrr pugliese. La fetta maggiore è quella stimata da Ance per il settore delle costruzioni: nella distribuzione nazionale degli investimenti territorializzati, la Puglia si piazza al sesto posto con 3,9 miliardi. Risorse frammentate in moltissimi programmi tra cui il Parco costiero della cultura, del turismo, dell'ambiente, investimenti nella mobilità soft, lo sviluppo del trasporto rapido di massa, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia. Tra gli enti appaltanti ci sarà anche Rfi che prevede diversi investimenti in Puglia. Nella Missione 3, il Piano commerciale edizione speciale Pnrr elenca progetti e tempistiche: il principale riguarda la linea ferroviaria Bari-Napoli per cui si prevedono in totale 6,2 miliardi di euro (sul totale dell'infrastruttura interregionale). In questo ambito rientra anche il potenziamento della linea ferroviaria Taranto, Metaponto, Potenza, Battipaglia: per quanto riguarda il capoluogo jonico, l'obiettivo atteso è quello di ridurre di almeno un'ora i tempi della percorrenza ferroviaria sulla tratta tirrenica.


A proposito di riqualificazione: sono 21 i progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica che saranno finanziati in Puglia grazie ai fondi del Pnrr, per quasi 400 milioni di euro. La regione si è distinta con il più alto numero di progetti approvati, sul totale di 159 in tutta Italia. Per citarne alcuni: c'è la riorganizzazione del nodo ferroviario di Bari, con interventi di ricucitura urbana tra il centro storico e i tre quartieri Carrassi, San Pasquale e Madonnella, che da solo vale 100 milioni di euro ed è inserito tra gli otto progetti pilota ad alto rendimento. A Lecce saranno costruiti 60 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e un parco attrezzato sportivo. Per Taranto il progetto RInaTA Paolo VI consentirà il recupero di 96 alloggi e la riqualificazione degli spazi pubblici con orti urbani, serre e percorsi ciclopedonali. Ri-Abitare la città vecchia si pone invece l'obiettivo di rivitalizzare una porzione del centro storico in gran parte disabitata, recuperando immobili degradati. A Brindisi, lungo il Seno di Levante del porto, sarà realizzato un polo universitario in tre manufatti in disuso. Nella provincia Bat, ad Andria, sarà realizzato un sistema edilizio a destinazione residenziale pubblico nell'area della nuova stazione ferroviaria, a Trani sarà recuperato l'ex Macello comunale per realizzare alloggi e valorizzata la fascia costiera con un parco attrezzato. Nel Foggiano con Il mosaico di San Severo sarà realizzato un percorso ciclopedonale green e un contenitore sociale. Nella periferia del capoluogo dauno, a Borgo Croci, si procederà alla ristrutturazione completa degli immobili esistenti e alla realizzazione di servizi di quartiere (scuole materne, biblioteche, centri sociali per anziani).
Se la Puglia è stata promossa a pieni voti sul versante appena citato, va dietro la lavagna per quanto riguarda i progetti finanziati sulle opere irrigue: solo uno e riguarda il Consorzio di bonifica montana del Gargano, del valore di 2,1 milioni pari allo 0,1% del totale destinato al Sud.

Per il comparto sanitario, in dote sono in arrivo circa 631 milioni di euro. La necessità è di potenziare l'assistenza sul territorio e renderla più accessibile attraverso reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina: è la Misura 6 del Pnrr che sul territorio metterà a terra progetti per ammodernare 29 ospedali e strutture sanitarie presenti sul territorio e per rinvigorire l'offerta dell'assistenza territoriale e realizzare 31 nuovi ospedali di comunità oltre a 106 Case della Salute. Il restyling riguarderà, tra gli altri, il Policlinico e gli ospedali Di Venere e Giovanni XIII di Bari, il Perrino di Brindisi, il Ss. Annunziata di Taranto.

La capacità di spesa e il lavoro

Uno dei timori principali, come detto, è la capacità di spesa. E quindi il mancato incrocio domanda-offerta per il reperimento di personale adibito a mettere benzina nel motore. In tal senso, il Piano prevede alcuni interventi strutturali a partire da Gol, il programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori che sul piatto del riparto pugliese mette come prima annualità 68.816.000 di euro vale a dire il 7,82% della quota totale. Per la fase del reclutamento di tecnici esterni da assegnare agli enti locali alle prese con la fase operativa del Recovery Plan, invece, alla Puglia spettano 20 milioni e 355mila euro per mettere in piedi una task force di 73 esperti multidisciplinari. Opere, servizi e personale, dunque, con un unico intento: far sì non ci siano lentezze e stalli nell'attuazione del Pnrr. E che la Puglia possa diventare la locomotiva del treno della ripartenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA