Ora è il tempo di mettere “a terra” le risorse del Pnrr. Dotarlo di gambe per farlo camminare e, come prima tappa, bisogna rispettare scadenze che chiaramente anche per la Puglia si avvicinano. Scuola, asili, sanità, connettività: sono alcuni dei comparti in cui il cronoprogramma impone risposte più o meno immediate ad avvisi e bandi. Innanzitutto, il pacchetto Puglia per il primo riparto dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza contiene risorse per poco meno di 4 miliardi complessivi. Soldi che dovranno essere investiti nelle diverse missioni ma con scadenze differenti.
La scuola
Il comparto scuola, per esempio.
L'ambiente
Altro comparto: la prossima settimana scadono i termini per candidare i progetti inerenti al miglioramento della raccolta differenziata, la realizzazione degli impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, Raee, tessili: per la realizzazione di nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti - bando in scadenza il 12 febbraio (presentazione al ministero per la Transizione ecologica il 14 febbraio) - ci sono 80 milioni di euro per il Tacco d’Italia.
La sanità
Per quanto riguarda la sanità, ciascuna regione dovrà definire il proprio piano operativo contenente piani di azione volti al raggiungimento delle “milestone” e dei target entro il 28 febbraio 2022. Per la Puglia la quota supera i 630 milioni di euro: oltre ai progetti dei singoli territori, in generale si può dire che le risorse saranno investite in digitalizzazione e acquisto dei macchinari, interventi di messa in sicurezza e interventi antisismici, Case e ospedali di comunità. Un po’ più di tempo, si va al prossimo mese, per altre misure del Piano. Per esempio, per quanto riguarda la connettività ci sono 413 milioni di euro in tre bandi rivolti ai privati con scadenze 15 e 16 marzo.
Ricerca e povertà educativa
Per la Ricerca, il bando fa parte della Missione 4 del Pnrr dedicata all’Istruzione e Ricerca e riguarda il finanziamento dei cosiddetti Prin, sigla che sta per Progetti di rilevante interesse nazionale in campi come le Scienze della vita, le Scienze fisiche, chimiche e ingegneristiche e le Scienze sociali e umanistiche. Il Pnrr assegna ai Prin 1.800 milioni con l’obiettivo di finanziare 5.350 progetti entro il 2025: 296,7 milioni di euro per gli Atenei del Mezzogiorno con scadenza il 31 marzo. E sempre per quanto riguarda il Sud, il bando con scadenza 1 marzo distribuisce 30 milioni di euro contro la povertà educativa. Infine, per quanto concerne i Piani Urbani Integrati - bando aperto alle città metropolitane - bisogna invece rispondere entro il 7 marzo e sono disponibili 50 milioni di euro.