Il volto della sanità pugliese cambierà grazie ai fondi dell'Europa. Con i 650 milioni di euro del Pnrr sanità in Puglia potrebbero essere realizzate 121 Case della salute, 36 ospedali di comunità e acquistate 273 grandi macchine, tra cui Tac, risonanze, acceleratori lineari, angiografi, mammografi, Pet-tac e ecotomografi.
La proposta della Regione deve essere ancora approvata dalla Giunta Emiliano ma se ne è discusso oggi in I e III commissione del Consiglio regionale durante l'audizione in cui è stato ascoltato l'assessore Rocco Palese. L'assessore ha evidenziato che, però, resta il problema legato alla carenza di personale, tema che è stato posto anche in Conferenza Stato-Regioni.
Amati: mancano i centri di piccola chirurgia
«Nel programma sanità del Pnrr - commenta Fabiano Amati, presidente I commissione che ha chiesto l'audizione - manca l'individuazione di centri di piccola chirurgia pubblica nei capoluoghi di provincia, tranne Brindisi. È questa una domanda di salute territoriale importantissima che non riesce nemmeno a essere appagata dalle strutture private e che in questo modo finisce per intasare i grandi ospedali o negare l'assistenza per i cittadini più poveri e disorientati».
«Mi pare invece condivisibile - ha aggiunto - la proposta sulle 121 Case della salute, sui 36 ospedali di comunità di cui 27 esistenti da ristrutturare e 9 di nuova costituzione e sull'acquisto di 273 grandi macchine tra cui Tac, risonanze, acceleratori lineari, angiografi, gamma camera semplici o congiunti a Tac, mammografi, Pet-tac e ecotomografi».