Tempi stretti per la fase operativa dei progetti legati al Pnrr. Anzi, strettissimi. Il primo ultimatum agli enti locali arriva dal Ministero delle Infrastrutture: 30 giorni di tempo alle Regioni e ai Comuni per presentare il cronoprogramma dei lavori dei 159 progetti di edilizia pubblica residenziale e rigenerazione urbana finanziati con 2.8 miliardi di fondi Pnrr. Pena l’esclusione dalla graduatoria nazionale e la perdita dei fondi. In relazione ai cantieri, ancora, le opere dovranno essere completate tassativamente entro il 31 marzo 2026. E in Puglia è già corsa contro il tempo per confermare i 400 milioni già assegnati e realizzazione 21 opere.
Cantieri: cronoprogramma entro 30 giorni e cantieri chiusi entro marzo 2026
Rispetto a quanto originariamente previsto per i progetti “PinQua”, però, l’arco temporale è notevolmente ridotto. Se l’ultima erogazione per questa voce nella Legge di Bilancio era prevista nel 2033, con l’entrata in scena dei fondi europei le opere dovranno tassativamente concludersi con 7 anni di anticipo.
In Puglia 21 opere per 400 milioni: dal "nodo verde" di Fuksas a Bari ai 130 alloggi popolari di Lecce
Nel dettaglio, lo stanziamento più cospicuo - 100 milioni di euro - è stato assegnato alla Città metropolitana di Bari per il progetto redatto dal “Raggruppamento Baricentrale” guidato dall’architetto Massimiliano Fuksas. Un intervento che prevede la realizzazione del “Nodo verde” della stazione centrale con opere di ricucitura urbana tra il centro storico e i tre quartieri Carrassi, San Pasquale e Madonnella.. E sempre a Bari sarà finanziato anche il progetto «Made in San Pio»: demolizione dei corpi di fabbrica destinati a commercio oggi abbandonati, riqualificazione energetica degli edifici e aumento degli alloggi sociali. «Il Comune si sta attrezzando per avviare i cantieri - ha commentato nelle scorse settimane il sindaco, Antonio Decaro - Ma abbiamo già ottenuto 75 milioni per il progetto del parco costa sud e contiamo di trovare le risorse dedicate al parco del Castello che collegherà Bari vecchia al mare». E nell’area metropolitana tre progetti coinvolgono 39 Comuni per il recupero di 53 immobili dismessi, orti urbani e giardini di quartiere e la ristrutturazione di un migliaio di alloggi popolari.
A Lecce, invece, utilizzando i 15 milioni di euro garantiti dal Pnrr nel quartiere Santa Rosa saranno costruiti 60 nuovi alloggi di edilizia residenziale e un parco attrezzato sportivo. E altri 15 milioni sono destinati alla rigenerazione dell’ex Galateo che accoglierà il primo condominio solidale del Sud Italia con altri 70 alloggi. Per la città di Taranto, si punta invece su “RInaTA Paolo VI” che consentirà il recupero di 96 alloggi e la riqualificazione degli spazi pubblici con orti urbani, serre e percorsi ciclopedonali. Via libera anche a “Ri-Abitare la città vecchia” che ha come obiettivo, invece, la rivitalizzazione di una porzione del centro storico in gran parte disabitata, recuperando immobili degradati. Entrambi i progetti hanno ottenuto un finanziamento pari a 15 milioni di euro. A Brindisi, infine, lungo il Seno di Levante del porto, sarà realizzato un polo universitario in tre manufatti in disuso. Ma si punterà anche al recupero e alla riqualificazione dell’area verso Porta Lecce e la chiesa del Cristo, fino ad arrivare all’ex Parco della Rimembranza. E anche in questo caso sul piatto ci sono già 15 milioni di euro.