Un nuovo piano per il 118: più mezzi a disposizione ma senza medici a bordo

Un nuovo piano per il 118: più mezzi a disposizione ma senza medici a bordo
di Andrea TAFURO
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Venerdì 29 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:33

Varato dalla giunta regionale pugliese il nuovo modello di riorganizzazione temporanea del servizio 118 di emergenza urgenza per far fronte alla carenza di oltre 200 medici in organico. Il provvedimento, che tiene in considerazione l’attuale disponibilità di 325 medici rispetto ai 530 previsti in pianta organica regionale, avrà validità dal prossimo primo agosto sino al 30 ottobre. 

Trovato inoltre l’accordo integrativo ponte, con i sindacati, in riferimento al plus economico, pari a 20 euro, da riconoscere al personale sanitario per le ore di straordinario a bordo dei mezzi d’emergenza urgenza. Un piano regionale questo, strutturato su tre mesi, per fronteggiare le esigenze che si dovessero determinare durante il periodo estivo e parallelamente riorganizzare il servizio 118, messo in crisi dalla pandemia e dalla insufficienza di personale medico. Difficoltà legate soprattutto ai molteplici pensionamenti in corso tra i professionisti, ma anche alla nota carenza di medici disponibili a ricoprire gli incarichi d’urgenza, in quanto ritenuti poco remunerativi e usuranti, sebbene annualmente siano presenti parecchie centinaia di professionisti nella graduatoria regionale di settore emergenza urgenza 118. Nello sviluppare il piano regionale di razionalizzazione di mezzi e risorse professionali, l’assessore alla sanità Rocco Palese, al fine di garantire la copertura di tutti i turni da parte dei medici che attualmente costituiscono la dotazione organica regionale, ha stabilito la disattivazione solo temporanea di alcune postazioni medicalizzate “Mike” e “automedica”, con la trasformazione in mezzi “India” con infermiere a bordo. Misura che sarà oggetto di rivalutazione entro il 15 ottobre da parte del comitato tecnico nel rispetto delle esigenze assistenziali e del numero di medici attualmente in organico. 
In ogni singola Asl quindi, per i prossimi tre mesi, diminuiscono i mezzi di pronto intervento con medico a bordo ma aumentano le ambulanze disponibili con infermiere.

Escluse dal conteggio regionale le “Victor” con solo soccorritore e autista a bordo. Nel dettaglio della misura, l’Asl Bari con 8 zone territoriali da coprire e una dotazione di 90 medici rispetto ai 120 previsti, passerà da 15 mezzi Mike e 15 automediche, a 7 ambulanze India, 8 Mike e 16 automediche, per un totale di 31 mezzi disponibili rispetto ai 30 della precedente organizzazione. 

A Lecce 20 medici in meno

In provincia di Lecce le cinque zone di assistenza potranno contare su 34 medici a fronte dei 54 previsti da pianta organica. Dai 13 mezzi disponibili (9 mike e le 4 automediche tra Lecce, Scorrano e Gagliano del Capo), la riorganizzazione garantirà 15 mezzi 118, di cui 4 India (Copertino, Galatina, Scorrano e Poggiardo), 6 Mike (Campi Salentina, Martano, Nardò, Maglie, Otranto e Gallipoli) e 5 automediche (di cui 2 a Lecce). L’azienda sanitaria di Brindisi potrà contare su 14 mezzi d’emergenza urgenza rispetto ai 13 del precedente piano. L’assistenza sanitaria sul territorio sarà garantita da 3 mezzi India, 4 mike, 5 automediche e 2 punti di primo Intervento (Fasano e San Pietro Vernotico). I medici in dotazione sono 56 su 65 previsti. L’Asl Bat conferma invece il numero di ambulanze a disposizione (9), ma varia la composizione con 2 India, 2 Mike e 5 automediche. Venticinque i camici bianchi a disposizione. 

Taranto in difficoltà

Le maggiori difficoltà d’organico riguardano Taranto dove l’Asl provinciale, potendo contare solo su 23 medici a fronte dei 60 previsti nell’organico regionale, sarà costretta per le tre aree di riferimento a ridurre di un terzo le ambulanze mike (si passa da 9 a 3), ma nella dotazione complessiva guadagnerà 4 mezzi, passando da 18 a 22, con l’inserimento di 12 ambulanze con infermiere a bordo e la conferma dei 3 punti di primo intervento a Taranto, Massafra e Grottaglie. Nessuna modifica invece, secondo quanto riportato nelle tabelle regionali, per l’Asl di Foggia, dove i mezzi 118 disponibili restano 21 (18 mike e 3 automediche), più 5 punti di primo intervento. Oltre 90 i medici attualmente in organico. L’accordo ponte per il periodo 1 agosto-30 ottobre, realizzato dal comitato tecnico della Regione e approvato dalla Giunta pugliese in accordo con i sindacati di categoria, prevede anche il riconoscimento economico per le ore aggiuntive, oltre le 168 mensili previste dal contratto, che i medici svolgeranno per il servizio 118, con un compenso aggiuntivo di 20 euro rispetto alla tariffa oraria prevista per legge. Spesa stimata per la copertura finanziaria del provvedimento: un milione di euro.
 

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