Il ministero dei Beni culturali ha eccepito tutta una serie di illegittimità costituzionali di cui la legge pugliese sul Piano Casa, approvata lo scorso agosto, sarebbe viziata. E questo potrebbe causare lo stop del governo con l'impugnazione della stessa legge davanti alla Corte costituzionale.
I rilievi
Diversi i rilievi del ministero sulla legge.
Problemi anche sulla proroga
Fissata invece il 29 novembre l’udienza della Corte per valutare la costituzionalità dell’ultima proroga del Piano casa pugliese, adottata nel novembre 2021 e che ha comportato già la concessioe di autorizzazioni edilizie da parte dei Comuni. Dopo le proteste delle associazioni ambientaliste, la Regione aveva abbandonato la strada delle proroghe - tante quelle succedutesi nel tempo - e aveva optato per l'approvazione di un nuovo Piano Casa, quello dello scorso agosto appunto. Ma a parere del ministero, il Piano Casa di nuovo avrebbe poco, perché alcune parti sarebbero praticamente copiate dall'ultima proroga.
La reazione di Amati
Immediata la reazione del presidente della commissione Bilancio della Regione Puglia, Fabiano Amati: "I dirigenti del Ministero della Cultura - dice - hanno segnalato motivi giuridicamente assurdi, frutto di ideologia mascherata in tecnica, senza rendersi conto che le conseguenze del gesto, sino alla pronuncia della Corte costituzionale, sarebbe solo quello di impoverire i cittadini e un intero comparto ad altissima densità di posti di lavoro. Chiedo ai sindaci e ai parlamentari d’insorgere contro questo inutile atto di ostilità politica nei confronti dello sviluppo, dell’ambiente e della legalità. Se cade questo testo finisce sia la legalità formale che la storia del Piano casa".