Pd, Gentile vs Emiliano: «Qualcuno fermi il suo delirio»

Pd, Gentile vs Emiliano: «Qualcuno fermi il suo delirio»
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Venerdì 19 Febbraio 2016, 18:26 - Ultimo aggiornamento: 21:08
I tempi dei selfie elettorali sono ormai solo un ricordo. La guerra nel Pd pugliese tra Elena Gentile, europarlamentare ed ex assessore regionale al welfare e il governatore pugliese Michele Emiliano è infatti ormai sulla bocca di tutti. Ed oggi lei assesta l'ultima steccata: «Emiliano è in un delirio di onnipotenza».

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata  la vicenda del boom di tesserati a Bisceglie, dove Francesco Spina, sindaco del Comune e anche presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani (Bat), nelle settimane scorse aveva presentato insieme ad altre 400 persone la rischiesta d'iscrizione online al Pd.
La questione ha scatenato non poche polemiche nei confronti del governatore pugliese, che segretario regionale uscente del partito, è stato accusato di avere adottato una linea troppo “aperta” nei confronti del partito.
Emiliano aveva già dichiarato di ritenere Spina "compatibile" con il Pd. Tanto che nel pomeriggio, dopo un incontro con il sindaco Spina, uno dei tre commissari per il tesseramento aveva dichiarato: «Sarà la direzione regionale del Pd Puglia a dover ratificare nei prossimi giorni l'accordo politico raggiunto, ma si tatta di un passaggio formale».
 
Di qui la reazione di Elena Gentile, che nel partito rappresenta anche il nome più accreditato per succedere a Emiliano nella guida del Pd pugliese.
«Dopo l'ultima, personalissima decisione di Michele Emiliano riguardo all'ingresso nel Pd di Spina & c., siamo abbondantemente oltre il delirio di onnipotenza. Ed anche oltre ogni possibile pazienza e sopportazione. Qualcuno lo fermi». Lo afferma in una nota l'europarlamentare del Pd Elena Gentile. «E, in attesa della celebrazione del congresso e delle linee politiche e programmatiche ad esso connesse - aggiunge - provveda a ripristinare condizioni minime di agibilità democratica e gestione condivisa e solidale del partito. Michele Emiliano è il segretario pro tempore, non il padrone del Pd. Se ne renda conto». «La decisione assunta su Bisceglie e Spina - conclude - è di una gravità inaudita. Faccia un passo indietro, se non vuole far definitivamente implodere i delicati equilibri che ancora connettono il partito alla Puglia migliore. Spero che lo faccia».

In serata arriva però la smentita del segretario Pd della Bat: «Il sindaco di Bisceglie, gli assessori ed i consiglieri comunali della maggioranza politica formatasi in contrapposizione al centrosinistra non sono iscritti al Pd», spiega il segretario Agostino Cafagna.
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