Palese in giunta, bufera nel Pd: spaccatura nel gruppo, il partito insorge. E il centrodestra attacca

Palese in giunta, bufera nel Pd: spaccatura nel gruppo, il partito insorge. E il centrodestra attacca
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Giovedì 3 Febbraio 2022, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 20:57

La nomina di Rocco Palese come assessore alla sanità della giunta regionale porta con sé le prevedibili reazioni della politica regionale tanto da destra quanto da sinistra. Certo, la notizia era nell'aria da mesi ma il ritocco degli assessorati operato oggi da Michele Emiliano certifica i nuovi equilibri in Regione. Equilibri che mettono in imbarazzo, ancora una volta, soprattutto il Pd che in questo quadro risulta più che mai diviso, persino nello stesso gruppo in Consiglio.

La spaccatura nel Pd. Lacarra: scelta che crea imbarazzo e turbamento

Il partito democratico viene fuori dalla vicenda con punti di vista eterogenei: «Trovo politicamente inopportuno innanzitutto il metodo che ha portato alla nomina di Rocco Palese ad assessore alla sanità al posto di una figura eletta nel centrosinistra col voto di migliaia di cittadini, scrive il deputato barese del Pd, Alberto Losacco. «Chiedo che si faccia immediatamente  una discussione politica a tutti i livelli nel partito. Basta con questi trasformismi senza freni". aggiunge il parlamentare Michele Bordo. Il segretario regionale Marco Lacarra cerca di tenere insieme il partito al netto dei fortissimi malumori ce arrivano da ttutte le parti. «Il Partito Democratico è da sempre il primo sostenitore del Presidente Emiliano e, qualche volta anche con spirito critico, ma sempre costruttivo, ne ha condiviso la linea in modo generoso, tanto da essere stato il perno della coalizione che ne ha permesso la rielezione nel 2020 - afferma Lacarra -. Comprendiamo la sua buona fede nell’indicazione di Rocco Palese per l’incarico di Assessore regionale con delega a sanità e controlli interni, come espressione di competenza e impegno, ma gran parte dell’esperienza da lui maturata negli ultimi 20 anni si è però consumata nel campo del centrodestra. L’indicazione di Rocco Palese non può quindi non creare imbarazzo e turbamento a chi, anche nel nome di Emiliano, lo ha fortemente avversato sul territorio ricordandogli le notevoli falle nella gestione del bilancio e della sanità che hanno caratterizzato l’era Fitto. Fermo restando il rispetto per le scelte del Presidente, che gode del pieno diritto di individuare figure di sua fiducia nella composizione della Giunta, il Partito Democratico, pur informato preventivamente di questa decisione, ritiene necessario un approfondimento della situazione politica che coinvolga i rappresentanti istituzionali del territorio, affinché, attraverso un confronto franco con il Presidente, si possano mettere a fuoco gli obiettivi che il governo regionale intende raggiungere e la rotta che si propone di seguire per tenere fede, pur nella consapevolezza di un quadro politico nazionale in continua evoluzione, al patto stretto con le forze politiche e con i pugliesi alla vigilia delle elezioni del 2020».

La spaccatura nel gruppo consiliare

Che il partito non sia affatto compatto però è cosa nota e lo si vede bene anche dalla spaccatura in Consiglio regionale, dove da una parte il capogruppo del partito in consiglio regionale, Filippo Caracciolo, definisce «la scelta del presidente Emiliano è improntata al riconoscimento della competenza e della conoscenza del territorio. Dall'altra Amati e Mazzarano, entrambi interni al gruppo, bocciano con fermezza la scelta del presidente. Secondo il consigliere regionale Fabiano Amati, infatti, il partito ora dovrebbe valutare di «concedere alla maggioranza il solo l’appoggio esterno nonché il ritiro degli assessori. Non si può accettare che la Giunta o le deleghe consiliari divengano un luogo per giochi di società, dove il tutto è finalizzato a creare sempre nuovi equilibri di potere e senza alcun interesse per le decisioni da assumere, per cui finisce per diventare addirittura salvifico il fatto che Rocco Palese, il magnate del Trattamento di fine rapporto e coautore del Piano ospedaliero di Fitto, diventi assessore alla sanità. Il Pd non può partecipare a questo gioco: è una questione di realismo». Bocciatura netta per la scelta di Emiliano anche da parte di Michele Mazzarano (Pd).

In un post su Facebook il consigliere regionale Pd definisce Rocco Palese «un assessore di Forza Italia trapiantato nel centro sinistra: Sono curioso di vedere - aggiuge - se egli ha mantenuto la stessa idea di sanità dell’epoca Fitto in cui è stato complice consapevole di scelte sciagurate o se è stato folgorato sulla via di Damasco».

Art 1: scelta che ci porta indietro di 20 anni


«È opportuno rilanciare sul piano politico, civile e culturale il "patto" che il campo democratico e progressista ha sottoscritto con i pugliesi, il cui fondamento è quel patrimonio di idee, principi e valori che hanno animato, e tuttora devono animare, la cosiddetta “Primavera pugliese”. Oggi - srivono dalla segreteria pugliese -, con la nomina di Palese ad Assessore alla Sanità, si rischia di compiere un atto politico che rischia di portarci indietro di vent'anni.

 

Forza Italia, il gruppo augura buon lavoro ma il partito chiarisce: «Estranei ad accordo»

Ma se il centrosinistra si spacca, anche il centrodestra non resta del tutto compatto sulle scelte di Emiliano e anche qui le parole dei consiglieri e quelle del partito non sembrano andare nella stessa direzione: i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Lacatena, Giandiego Gatta, Paride Mazzotta e Vito De Palma fanno infatti gli auguri di buon lavoro ai neo assessori regionali Palese e Lopane: «E' un momento difficile per la Puglia e ci auguriamo che lavorino proficuamente nell’interesse dei cittadini. Se lo faranno, troveranno nel Gruppo di Forza Italia un interlocutore costruttivo e propositivo. A parte questo, tuttavia, dobbiamo ribadire che l’assessore Palese non sieda tra i banchi della Giunta in quota di Forza Italia: è da tempo, infatti, che non fa più parte del nostro partito e noi restiamo all’opposizione». Differente il tono del partito che invece prende le distanze dalla nomina di palese: «La nomina di Palese nella Giunta pugliese non è frutto di un accordo con Forza Italia - chiariscono il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D'Attis, e il vice commissario, Dario Damiani -. Palese non era già in Forza Italia da parecchio - dicono - infatti, alle scorse elezioni regionali ha sostenuto Delli Noci a Lecce ed Emiliano. Non giudichiamo le scelte personali né le persone, ma non possiamo fare a meno di constatare che, evidentemente, nel centrosinistra si siano vaporizzate le competenze: se Emiliano è costretto a pescare dal bacino degli ex centrodestra per trovare persone in grado di gestire gli assessorati, è chiaro che fatichi a trovarle nel perimetro del Pd e della sua coalizione. Palese, peraltro, è stato il principale fautore del piano di riordino ospedaliero di Fitto, tanto contestato dal centrosinistra e da Emiliano in tutte le sue campagne elettorali. È evidente che c'è un tema di posizione politica attuale rispetto a quanto ognuno di loro, Emiliano e Palese, ha sostenuto in passato: uno dei due dovrá smentire se stesso». 

 

Zullo (Fdi): centrosinistra difenza la propria dignità

E a soffiare sul fuoco non manca Ignazio Zullo (Fdi), attacca prima l'ex sodale politico oggi passato tra le fine dell'avversario: «Francamente, mai, mi sarei aspettato che Palese dopo aver rappresentato il centrodestra, a vari livelli, si lasciasse incantare dal potere al punto tale da rinnegare principi, valori e ideologie in cambio di una poltrona. Quelle poltrone che lui ha così fortemente osteggiato facendone il suo cavallo di battaglia quando eravamo all’opposizione del governo Vendola e lui era il nostro capogruppo!». Per poi rivolgersi al centrosinistra stuzzicandolo: «Gli esponenti di quella coalizione che hanno avversato Palese sia da candidato presidente contro Vendola, sia da candidato senatore in un collegio uninominale e che oggi si ritrovano a governare con Emiliano che, in oltre sei anni, non è mai riuscito a trovare fra gli eletti del centrosinistra consiglieri regionali in grado di ricoprire il ruolo di assessore alla Sanità… nulla hanno da dire? Non hanno nulla – anche sul piano della propria dignità – sul fatto che i posti chiave, quelli determinanti nelle scelte politiche, sono occupati per lo più da transfughi del centrodestra».

Bellomo (Lega): «Emiliano nomina Palese per chiudere altri ospedali»

«Rocco Palese è stato il principale protagonista, ispiratore ed esecutore del piano sanitario del 2004 della Giunta Fitto, quindi la sua nomina ad assessore alla sanità per il centrosinistra evidenzia un netto cambio di strategia di Emiliano sulla sanità pugliese con nuove chiusure di ospedali e tagli al personale. Forse un po’ di tagli sono necessari nella gestione di Emiliano ma non sicuramente sulla sanità che va potenziata ed efficientata”. Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo della Lega in Regione Puglia Davide Bellomo ed il Commissario della Lega Puglia Roberto Marti

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