Opere ferme o mai partite. La Puglia è terza in Italia

Opere ferme o mai partite. La Puglia è terza in Italia
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Domenica 18 Dicembre 2022, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 09:51

C'è la Statale 275 Maglie-Leuca, la madre delle opere finanziate, progettate e mai realizzate. Ma anche la Bradanico-Salentina, in provincia di Taranto, per la quale appena venerdì scorso il governo Meloni ha reso disponibili 10 milioni di euro per costruire il tratto che collegherà i tre comuni di San Marzano di San Giuseppe, Sava e Manduria. E poi la Regionale 8, altro emblema dell'italica - e meridionale - inefficienza nel trasferire le infrastrutture dalla lucida carta dei progetti alla realtà. Il Codice degli appalti licenziato dal Consiglio dei Ministri mira proprio a impedire che storie simili si ripetano e vuole dare una accelerata ai cantieri mai aperti o incompiuti del Paese e del Mezzogiorno.

Che riesca a centrare l'obiettivo è tutto da vedere, visti i dubbi e le perplessità già sollevate dal mondo delle imprese.


Certo è che appena lo scorso luglio il ministero delle Infrastrutture ha diffuso l'elenco delle opere pubbliche incompiute nelle varie regioni.

La Puglia ne conta 27, per circa 66 milioni di euro, piazzandosi al terzo posto dopo Sicilia e Sardegna. In tutto, dalla Valle d'Aosta alla Calabria, si contano 379 cantieri pubblici incompleti per un valore di 1,817 miliardi di euro. Ospedali, scuole, palazzetti dello sport, edifici pubblici ancora ingabbiati nelle impalcature e lontani dal vedere la luce, ovvero il giorno dell'inaugurazione, dell'apertura al pubblico: tanti, troppi. Eppure un miglioramento c'è stato, se si considera che nel 2017 l'elenco del Mims indicava 752 cantieri pubblici non completati su tutto il territorio italiano e, con riferimento alla Puglia, 87 opere non ancora terminate. Un decremento del 69% che lascia ben sperare nel futuro, tanto più che il 73% delle incompiute si concentrano al Sud e nelle Isole.

Le 27 incompiute di Puglia


Entrando nello specifico delle 27 incompiute di Puglia, si nota come tra le sei province quella di Brindisi sia la peggiore, con ben 11 appalti non conclusi. Segue Foggia con sei, poi Lecce e Taranto con quattro e Bari con due opere pubbliche ancora non terminate. Per 19 cantieri i lavori, già avviati, risultano interrotti entro il termine contrattuale previsto per l'ultimazione e al momento non sussistono le condizioni per una ripartenza. In cinque casi, i lavori, pure iniziati, risultano bloccati oltre il termine contrattualmente previsto per la conclusione; in tre situazioni, infine, gli interventi sono stati ultimati senza però essere collaudati nei tempi e nelle modalità previste dal progetto esecutivo così come venuto fuori nel corso delle attività di collaudo.

I comuni lenti


Tra i Comuni lenti, c'è Lizzano sul cui territorio ricadono tutte e quattro le opere pubbliche incompiute del Tarantino: il Centro agroalimentare, il plesso scolastico Chionna, la piazzola di stoccaggio di beni durevoli e la scuola di via Mascagni. Nel Brindisino non sono mai partiti i cantieri per la realizzazione del palazzetto dello sport e della piscina comunale a Villa Castelli, sono fermi agli albori i lavori per l'ampliamento e il completamento dello stadio comunale mentre procedono a rilento gli interventi di riqualificazione di Palazzo Imperiali a Latiano. E son ben sette i progetti riconducibili alla Asl Brindisi che tardano a vedere la conclusione: tra questi, lavori previsti al Perrino di Brindisi, l'Unità di Terapia Intensiva Cardiologica a Ostuni, il recupero del vecchio ospedale di Francavilla Fontana. Nel Salento, fermi i lavori per la scuola materna nella frazione di Tricase, Lucugnano e quelli per il nuovo palazzetto dello sport. Cantieri bloccati anche a Calimera e a Martano. Nella provincia di Bari, infine, Monopoli attende i lavori del palazzetto dello sport e Rutigliano la realizzazione del centro polifunzionale turistico.
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