La notte dei ricercatori: le eccellenze pugliesi in vetrina. Ecco i progetti più belli

La notte dei ricercatori: le eccellenze pugliesi in vetrina. Ecco i progetti più belli
di Adalisa MEI e Andrea TAFURO
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Venerdì 29 Settembre 2023, 22:37 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 05:00

La notte che illumina la conoscenza: una occasione per avvicinare i giovani (e non solo) alla scienza, per creare sempre maggiore consapevolezza sull’importanza della ricerca e delle sue applicazioni nella nostra vita quotidiana. È tornata nelle città pugliesi, e ha riscontrato successo anche quest’anno, l’atteso appuntamento con la “Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici”, che si è svolta, in concomitanza in tutta Europa, ieri 29 settembre. A Bari l’evento, organizzato dall’università Aldo Moro, dal Politecnico di Bari, dalla Lum Giuseppe Degennaro, dal Cnr, dall’istituto nazionale di fisica nucleare e dall’istituto tumori Giovanni Paolo II, con il patrocinio del Comune, si è svolto presso l’atrio Cherubini del campus universitario ‘Ernesto Quagliariello’, dalle ore 11 alle 23. Si sono dati appuntamento ragazzi e anche tanti bambini che hanno celebrato la scienza, interagendo con i ricercatori. Hanno potuto assistere a laboratori, fare giochi interattivi e prendere parte a talk e dibattiti. I ricercatori invece hanno presentato i risultati delle loro ricerche in medicina, alimentazione e ambiente, storia dell’arte, intelligenza artificiale, storia dei diritti, transizione energetica, innovazione, astrofisica, economia, architettura ed ingegneria. Ci si poteva muovere tra 46 stand e assistere a laboratori sull’uso di tecniche di geologia applicata, di statistica e di stampa 3D. Grande la partecipazione e l’interesse per le lezioni per far volare e dirigere i droni. Particolarmente stimolanti i giochi interattivi sulla matematica e le attività laboratoriali su tematiche riguardanti la ricerca in campo veterinario e agronomico. Tanta è stata la curiosità per le cellule e i tessuti scoperti e visibili tramite il microscopio.

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Nello stand dell’Airc (Fondazione per la ricerca sul cancro) sempre mediante giochi interattivi, si sono mostrati i vari stili di vita corretti per la prevenzione delle malattie oncologiche. È stato un viaggio interattivo in cui è stato possibile scoprire le nuove frontiere della conoscenza sviluppate sul nostro territorio, dall’ingegneria alla robotica, nell’esplorazione dei misteri dell’universo dallo spazio e dal fondo del mare, nella ricerca sulle particelle elementari, la sensoristica high-tech, lo spazio e le telecomunicazioni, il monitoraggio degli ecosistemi, l’intelligenza artificiale e le applicazioni del tipo chatGpt, e anche le nuove tecnologie ambientali, le nuove frontiere della medicina e della farmacologia applicata, dell’alimentazione e della nutraceutica per il benessere e la tutela della salute. È stato possibile anche un collegamento in remoto con il Cern di Ginevra e con la nave simbolo Amerigo Vespucci.

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Unisalento

A Lecce l’iniziativa - con oltre 80 proposte di divulgazione scientifica -, è stata organizzata dall’Università del Salento (coordinata dal docente Giuseppe Maruccio) ha radunato tantissimi studenti, esperti ed appassionati all’interno del chiostro degli Olivetani e dello “Studium 2000” nella città capoluogo e nel palazzo Marchesale di Arnesano.

In particolare negli spazi di Studium 2000 sono stati aperti i Musei Storico-archeologico e Papirologico di Ateneo e allestiti stand di area umanistica e di ingegneria. Tra le proposte che hanno riscosso maggiore curiosità tra i visitatori: il simulatore di guida del Salento Racing Team e la pista da corsa in cui sono stati fatti gareggiare prototipi di piccole auto interamente realizzate con la stampa 3d da oltre 100 studenti dei corsi di laurea del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione di Unisalento per un’avvincente sfida a suon di velocità e tecnologia. Nel Monastero degli Olivetani spazio alla curiosità e alle dimostrazioni con il planetario e gli esperimenti con magneti e reagenti chimici. Grande interesse anche per la realtà aumentata, sperimentata grazie al connubio tra dispositivi a infrarossi e l’utilizzo di sabbia sintetica ad alta capacità riflettente, che ha consentito di realizzare dal calcolo tra profondità e altezze impresse nella sabbia delle strutture morfologiche riprodotte anche nel colore: blu il mare, verde la pianura e marrone la montagna. Tra le diverse iniziative proposte anche lo studio dell’ecosistema marino e delle meduse, delle piante e degli alimenti. Installati nell’area anche i corner dei dipartimenti universitari e degli enti di ricerca (Cnr, Infn, Enea, Instm). Ed ancora, nel corso della serata sono state eseguiti spettacoli scientifici e giochi per i più piccoli. Il focus “La Notte della Ricerca Biomedica”, si è svolto invece nel palazzo Marchesale di Arnesano con una serie di incontri e iniziative promosse da Asl Lecce e “Salento Biomedical District”. A Taranto l’edizione 2023 è stata caratterizzata per una particolare attenzione sul tema “OneHealth” e su come le tecnologie digitali emergenti possano contribuire a migliorare i metodi di prevenzione, diagnosi e terapia.

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