Università, nell’anno della pandemia il 7,1% in più di matricole in Puglia rispetto al 2019/20

Nell’anno della pandemia il 7,1% in più di matricole in Puglia rispetto al 2019/20
Nell’anno della pandemia il 7,1% in più di matricole in Puglia rispetto al 2019/20
di Maria Claudia MINERVA
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Sabato 2 Ottobre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:32

Nell’anno della pandemia le immatricolazioni alle Università della Puglia sono cresciute del 7,1%. I dati del Miur sono stati rilanciati da “Campus orienta” per annunciare il “Salone dello studente 2020/21”, la fiera per l’orientamento alle scelte post-diploma in programma dal 4 al 10 ottobre in Puglia e Basilicata, con stand virtuali e tour interattivi per far conoscere agli oltre 230mila studenti delle due regioni tutte le offerte formative.

Un appuntamento molto atteso dagli studenti, soprattutto quelli iscritti all’ultimo anno delle superiori, per poter avere tutti gli strumenti per decidere del loro futuro. La pandemia non ha infatti fermato il desiderio dei ragazzi di costruire al meglio le basi per il loro futuro professionale e se in Italia le immatricolazioni per l’anno accademico 2020/2021 sono incrementate del 5,7% rispetto all’anno precedente, in Puglia l’incremento è stato ancora maggiore del dato nazionale con un +7,1%.

I numeri

I numeri dicono, infatti, che in Italia, nell’anno accademico 2019/20 si sono immatricolati 313.141 (di cui 140.081 maschi e 173.060 femmine), mentre nell’anno accademico 202/21 le matricole sono cresciute a 330.898 (di cui 146.858 maschi e 184.040 femmine), per un totale di + 5,7%. In Puglia, invece, nell’anno accademico 2019/20 sono stati registrati 15.254 immatricolati (di cui 6.726 maschi e 8.528 femmine), mentre nell’anno accademico 2020/21 le immatricolazioni sono state 16.331 (di cui 7.394 maschi e 8.937 femmine), per un totale, come si è detto, di +7,1%.

Un dato positivo se si considera che, secondo il rapporto annuale Istat 2021, rispetto al resto d’Europa, solo il 27,8% (contro il 40 per cento dell’Ue27) della fascia 30-34 anni è laureato. Siamo al penultimo posto, davanti solo a Romania, una posizione peggiore di quella osservata nel 2008, quando precedevamo Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania; da allora la crescita dell’incidenza di laureati è stata più lenta rispetto alla media Ue27 (8,6 contro 10,8 punti percentuali). La situazione è ancor più critica e in peggioramento nel Mezzogiorno, che presenta differenze contenute per i diplomati ma quote di laureati particolarmente basse.

I giovani che abbandonano gli studi avendo al massimo raggiunto la licenza media sono stati 543mila nel 2020 (il 46,6% vive nel Mezzogiorno): il nostro Paese è al primo posto per la numerosità del particolare segmento dei giovani tra i 15 e 29 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico o formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa, i famose Neet (Not in employment, education or training).

Per questo la crescita delle immatricolazioni fa ben sperare, tanto più nell’anno della pandemia, quando si temeva la fuga di massa dagli Atenei. Così non è stato, come dimostrano appunto i dati, smentendo le previsioni più fosche. Con il Salone dello studente crescono le opportunità di fare scelte più appropriate, senza sbagliare percorso, considerata l’ampia offerta che sarà illustrate nel corso della settimana dedicata all’orientamento.

«Il Salone dello Studente–Campus Orienta, offre la possibilità di avere una visione completa di quello che può essere il percorso post-diploma di uno studente. Sia che si tratti di proseguire gli studi, di optare per il mondo del lavoro o di provare a portare avanti entrambi. O addirittura di scegliere di intraprendere prima di tutto un percorso di vita, l’obiettivo resta quello di dare ai giovani la possibilità di crescere», commenta Domenico Ioppolo, amministratore delegato di Campus Editori, società che organizza il Salone in tutta Italia. Il programma degli incontri interattivi va da lunedì 4 a giovedì 8 ottobre dalle 9,30 alle 16. Mentre nei giorni successivi si troveranno in rete tutti i materiali con le brochure scaricabili dei corsi e i video-webinar delle offerte formative andati in live durante la prima parte della settimana.

Particolarmente interessante è “A tu per tu”, uno spazio di dialogo con le Università italiane per confrontarsi sul mondo accademico dei prossimi anni e sulle opportunità che il mondo della formazione e del lavoro riservano ai giovani. Con la formula di 30 minuti – 5 domande e 1 ospite -, per il Salone di Puglia e Basilicata saranno presenti lunedì 4 ottobre alle 10.30, l’Università degli Studi di Foggia, e alle 11.30 Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento. Mentre giovedì 7 ottobre alle 9.30 sarà la volta di Anna Paterno, delegata del rettore dell’Università di Bari Aldo Moro ai “Percorsi formativi”.

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