L’ex presidente della Regione, Nichi Vendola, ha deciso di impugnare la sentenza della Corte d’assise di Taranto che lo ha condannato a tre anni e sei mesi per concussione aggravata in concorso, nel processo Ambiente Svenduto. È stato il legale di Vendola, l’avvocato Vincenzo Bruno Muscatiello a depositare l’istanza di appello contro la sentenza di primo grado.
Le motivazioni
Nell’atto il legale farebbe riferimento a inconguenze sulle date, oltre alla presunta mancata verifica di fatti contestati. «La fragilità della narrazione motivazione - si legge nell’atto - trova misura nella confusione narrativa che attribuisce patenti di verità a particolari che l’istruttoria ha clamorosamente smentito e contraddetto».
Della condanna Vendola disse: «È come vivere in un mondo capovolto, dove chi ha operato per il bene di Taranto viene condannato senza l’ombra di una prova.