I bilanci nell'anno del Covid: in Puglia 5 milioni di presenze in meno

I bilanci nell'anno del Covid: in Puglia 5 milioni di presenze in meno
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 15 Giugno 2021, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 10:17

Sono stati certificati 2.322.045 arrivi e 10.133.428 presenze nelle strutture turistiche alberghiere ed extra alberghiere in Puglia durante il 2020, con un arretramento di circa 5 milioni di presenze rispetto al 2019, quando ci fu il boom di italiani e stranieri con un totale di 4.258.308 arrivi e 15.440.297 presenze. Dai dati forniti da Pugliapromozione emerge che la Puglia nell’anno della pandemia ha perso un turista su tre, ma la perdita è stata molto più consistente per quanto riguarda gli stranieri. Nel 2019 gli arrivi dall’estero erano stati 1.172.536, con 3.842.494 presenze, cioè pernottamenti regolarmente registrati, mentre nel 2020 gli arrivi dall’estero sono stati appena 288.357 e le presenze 1.192.028. Dunque gli stranieri si sono ridotti del 69 per cento circa rispetto dell’anno precedente, a causa delle difficoltà di arrivare in Puglia in particolare per il limitato numero di collegamenti aerei.

IL BILANCIO
Quest’anno, al di là delle varianti che stanno facendo aumentare nuovamente nelle ultime ore il livello di preoccupazione, la presenza dei vaccini lasciano prevedere una stagione nella quale arrivi e presenze degli stranieri torneranno a crescere, come emerge chiaramente dal numero dei voli già operativi sia sullo scalo di Bari che su quello di Brindisi per collegare la Puglia alle principali città europee. Nel 2020 l’Aeroporto di Brindisi, che è punto di riferimento per i voli turistici dell’intera area jonico salentina, fu riaperto il 16 giugno, mentre quest’anno ci sono già molti voli nazionali e internazionali che garantiscono i collegamenti.
Per avere un quadro chiaro della perdita verificatasi nel 2020 nelle più importanti mete turistiche del Salento bisogna ricordare che a Lecce nell’anno della pandemia ci sono stati 128.398 arrivi e 431.611 presenze, mentre l’anno precedente vi erano stati 274.007 arrivi e 710.519 presenze. I pernottamenti degli stranieri, attratti da Lecce città d’arte, erano stati 274.007 nel 2019, si sono ridotti a 58.157 nel 2020.
A Ugento si è passati da 100.084 arrivi e 759.282 presenze nel 2019 a 66.140 arrivi e 490.121 presenze. A Gallipoli da 117.908 arrivi e 509.586 presenze a 83.141 arrivi e 418.025 presenze. A Otranto da 149.710 arrivi e 695.661 presenze a 104.581 arrivi e 526.282 presenze. Le presenze degli stranieri sempre a Otranto sono passate da 40mila a 125mila circa.
Nella provincia di Brindisi, Fasano ha mantenuto anche nell’anno della pandemia la leadership per arrivi (85.402) e presenze (351.548), ma di fatto ha dimezzato i numeri rispetto al 2019 quando ci furono 162.469 arrivi e 670.576 presenze. La perdita è stata particolarmente pesante per quanto riguarda gli stranieri che erano arrivati a essere il 40 per cento circa. A Ostuni si è passati da 106.630 arrivi e 410.661 presenze a 59.527 arrivi e 264.574. Perdite consistenti anche a Carovigno che ha fatto registrare nel 2020 51.783 arrivi e 333.155 presenze a fronte di 89.340 arrivi e 549.781 presenze del 2019. A Brindisi città si è passati da 90.200 arrivi e 186.870 presenze del 2019 a 39.320 arrivi e 117.411 presenze.
In provincia di Taranto, Castellaneta ha mantenuto lo scettro di località turistico-balneare con il maggior numero di arrivi e presenze che sono stati rispettivamente 23.572 e 160.258, a fronte di 59.357 arrivi e 348.667 presenze del 2019. In assoluto i numeri di arrivi e presenze registrati a Taranto città nel 2020 sono stati i più alti: rispettivamente 51.282 e 173.889 , a fronte di 93.739 arrivi e 264.069 presenze del 2019.
A Martina Franca, città turistica con un’alta percentuale di stranieri, nel 2020 gli arrivi sono stati 22.716 e le presenze 59.364.

Nel 2019 gli arrivi erano stati 55.194 e le presenze 142.061. Nello stesso anno le presenze di turisti stranieri erano state 66.877, si sono ridotte nel 2020 a 11.382. 

IL FUTURO
Per arrivare ai numeri del 2019 bisognerà con ogni probabilità aspettare il 2023, ma la Puglia continua a essere in testa alle classifiche di chi sogna una vacanza. E già quest’anno sarà possibile verificare la ripresa di arrivi dall’estero, anche se sarà soprattutto il turismo interno a riempire strutture alberghiere ed extra alberghiere. La differenza rispetto allo scorso anno e le prospettive sono evidenti se si guarda all’attività dell’Aeroporto del Salento, che lo scorso anno riaprì il 16 giugno, mentre ieri (14 giugno) erano operativi 20 voli: da Milano Malpensa (6), Bologna (2) Bergamo (2), Roma Fiumicino (2), Milano Linate (2) Torino, Zurigo, Venezia Chaerleroi. Su Bari, gli arrivi programmati erano 41, con collegamenti nazionali ed esteri (Polonia, Inghilterra, Germania, Francia, Austria. Nell’area della Valle d’Itria tra l’altro sono in fase organizzativa le attività per attrarre il turismo slow, con iniziative come il Festival della Valle d’Itria (a luglio) e performance teatrali. Dopo lo stop dello scorso anno sono pronti a tornare in scena il regista Carlo Formigoni e il Teatro dell’Altopiano. 
Intanto continua a essere considerato privilegiato per gli elvetici lo scalo di Brindisi, dove sono già operativi voli da Ginevra, Zurigo, Basilea. Nel 2020 ci sono stati 35.680 arrivi e 155.799 presenze di cittadini provenienti dalla Svizzera. La stragrande maggioranza ha scelto il Salento per le proprie vacanze, spesso perché si tratta anche di emigranti che hanno parenti in zona. Nell’anno della pandemia solo i tedeschi (303.798 presenze) hanno superato gli elvetici. Ma la popolazione della Germania è 10 volte più grande di quella della Svizzera. Nel 2019 gli elvetici avevano fatto registrare 320 mila presenze circa. I vettori internazionali hanno colto da tempo il valore di questo flusso, tant’è che i collegamenti con Basilea, Ginevra e Zurigo sono operativi dall’inizio del mese di giungo grazie a EasyJet (2) e a Swiss.

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