Nasce "C-entra il futuro": sei consiglieri (Pd e non solo) e l'ipotesi della lista regionale

Nasce "C-entra il futuro": sei consiglieri (Pd e non solo) e l'ipotesi della lista regionale
di Francesco G. GIOFFREDI
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Giovedì 28 Febbraio 2019, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 12:56
Il riformismo, la "religione" della scienza e della tecnica, lo sviluppo economico, le libertà, i sì che fanno la crescita, e poi una chiara, profonda impronta anti-populista: queste le coordinate, la carovana ha al momento sei frontman, la mappa ha una destinazione per ora non ancora certa. Il progetto però c'è e ha un nome: "C-entra il futuro", etichetta che gioca con le parole e interseca i concetti. Non è una lista elettorale, ma potrebbe diventarlo. Non è un movimento, e chissà se aspira ad esserlo. È un'associazione, il primo seme è gettato nel centrosinistra regionale, le aspirazioni sono tuttavia vagamente trasversali, mosse dall'ambizione di calamitare - spiegano i fondatori - «persone che non sono in politica, cercano una voce per vedersi e vogliono utilizzare le migliori intelligenze per proporre soluzioni ai problemi», grazie a scienza e tecnica. Chi sono i sei frontman? Tutti consiglieri regionali: i Pd Fabiano Amati, Sergio Blasi, Ruggiero Mennea e Donato Pentassuglia, Napoleone Cera (Popolari-Udc) e Gianni Liviano (gruppo misto, eletto con una delle civiche di Emiliano). Non nuovi a iniziative comuni: proprio nelle scorse settimane insieme con altri quattro colleghi hanno presentato (e depositato perché sia discusso e approvato in aula) un documento di critica alla secessione dei ricchi, cioè l'autonomia differenziata chiesta da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, progetto che ha stuzzicato (e non poco) anche il governatore pugliese Michele Emiliano.

Sia chiaro: il progetto "C-entra il futuro" non va in rotta di collisione con l'appartenenza a partiti o movimenti. Ma proprio Emiliano è uno dei destinatari non dichiarati dell'iniziativa. Nel centrosinistra, già proiettato verso le regionali 2020, è un continuo e convulso gioco al posizionamento e alle correzioni del tiro del governatore: la sinistra in un senso, i moderati ex centrodestra nell'altro, il Pd non strettamente emilianiano in un altro ancora. "C-entra il futuro" vuol incalzare Emiliano sul terreno di temi spesso scivolosi, dalla xylella alle vaccinazioni, dallo sviluppo economico alle liste d'attesa. Tutti cavalli di battaglia di molti dei sei consiglieri. I quattro dei Pd subito dopo le elezioni politiche dello scorso anno avevano organizzato un tour per sollecitare il dibattito su partito e amministrazione regionale. E Amati, forse il più attivo di tutti, in questi mesi s'è speso in prima linea con iniziative su xylella, vaccini, liste d'attesa. Si parte da lì, allora. «Per ora - filtra - ariamo il campo, poi vedremo cosa seminare, come farlo e cosa ne verrà fuori». Obiettivo, aggiungono, è recuperare energie fresche: insomma, si finisce sempre al grande tema del civismo e della cosiddetta società civile, da tempo una specie di terreno di caccia per la politica pugliese. Si cerca il rapporto privilegiato col mondo della scienza, per esempio: molte professionalità potrebbero arruolarsi alla causa, nomi pronti anche ad una eventuale candidatura.
Aspetto peculiare sarà l'organizzazione: ci saranno da subito declinazioni provinciali e comunali, «inserendoci nel grande dibattito che anima il centrosinistra». Un cantiere «con voci nelle istituzioni». Lo sbocco, si diceva, è ancora incerto. Lo sguardo resta vigile su tutto però: dalle primarie di coalizione alle elezioni regionali. Senza l'ossessione - provano a rassicurare - della competizione elettorale.

In realtà il 2020 pulsa forte nella testa di tutti, nel centrosinistra. E il quadro resta molto fluido: Prima le idee (l'assemblea della sinistra e dei Pd anti-Emiliano) promette altri appuntamenti e rischia di consumare lo strappo col governatore, il segretario dem Marco Lacarra riconvocherà già la prossima settimana il tavolo di coalizione, e anche nei ranghi dell'emilianismo si moltiplicano i soggetti (risale a poche settimane fa la nascita della lista Senso civico, promossa da due assessori e tre consiglieri regionali).
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