Appello del sindaco Mellone: «Alle primarie del Pd sosteniamo Emiliano». E scoppia la bufera

Appello del sindaco Mellone: «Alle primarie del Pd sosteniamo Emiliano». E scoppia la bufera
di Giuseppe TARANTINO
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Venerdì 21 Aprile 2017, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 19:38

La destra in soccorso del governatore. Il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, lancia l’appello sui social: «Sosteniamo Emiliano alle Primarie». E si scatena il caos nel Partito Democratico salentino. I democrat di Nardò, non ci stanno e sbottano: «L’estrema destra sta cercando di inquinare il voto! Rimanga fuori dalle Primarie del Pd».
Lui, il sindaco, in effetti è espressione della destra ed è a capo di una coalizione civica trasversale che nel giugno scorso a Nardò ha già scompigliato gli schieramenti, vincendo le elezioni amministrative nel comune neretino. Non è nuovo, quindi, ai colpi a sorpresa. Ma quello piazzato ieri, è senza dubbio il più eclatante. E punta a incidere sulle Primarie Pd che si terranno il 30 aprile prossimo.
Con una spericolata “invasione di campo”, Mellone ha inviato, in appena ventiquattro ore, ai suoi contatti su Whatsapp (centinaia di suoi sostenitori e simpatizzanti) ben due messaggi espliciti di sostegno e di invito alla mobilitazione in favore del governatore della Puglia, Michele Emiliano, impegnato, con Matteo Renzi e Andrea Orlando, nella corsa a tre per la segreteria nazionale del Pd.
«Domenica 30 aprile presso il Chiostro di Sant’Antonio si terranno le primarie del Partito Democratico. Ti chiedo di votare e sostenere con forza la candidatura di Michele Emiliano alla segreteria», ha scritto il sindaco di Nardò, schierandosi, così, apertamente e in maniera attiva dalla parte del presidente della Regione Puglia.
«Un uomo – ha aggiunto - che ha dimostrato di avere un occhio di riguardo per Nardò e con cui ho personalmente un ottimo rapporto. Dalla condotta, alla discarica, dall’ospedale al Parco, Nardò ha un gran bisogno di avere riferimenti certi e solidi in Regione. Michele può e deve essere il nostro! Dai, dai, dai!!!».
L’appello al voto arriva da un sindaco giovane, appena 32 anni, che si è formato politicamente in Azione Giovani, la formazione giovanile di An (di cui è stato segretario dal 2007 al 2010) e che dopo una parentesi in Futuro e Libertà di Gianfranco Fini e una candidatura al Consiglio comunale alle Amministrative del 2011, nella lista “Piazza Pulita” (alleata, va sottolineato, proprio del Partito Democratico a sostegno della candidatura a sindaco di Giancarlo De Pascalis), nel 2013 ha fondato il movimento politico locale, “Andare Oltre”, riuscendo poi a mettere su una coalizione, non a caso, trasversale. Ma da qui a irrompere nelle Primarie del Pd, con tanto di appello per Emiliano ce ne passa. Eppure è accaduto. L’appiglio: le primarie del 30 aprile sono consultazioni “aperte” alle quali possono partecipare non solo gli iscritti al Pd, ma anche sostenitori, elettori e simpatizzanti senza tessera, sottoscrivendo una adesione “ideale” e versando un contributo di 2 euro.
L’uscita plateale del sindaco di Nardò, che ieri ha poi diffuso il suo appello anche sui social network, ha provocato le ire di diversi esponenti del Partito democratico: dalla viceministra Teresa Bellanova a Sergio Blasi. Per primo è stato però il Pd neritino a reagire. In una conferenza stampa i vertici cittadini del partito (che, va detto, nella sfida delle mozioni sostengono chi Matteo Renzi e chi Andrea Orlando) hanno voluto denunciare il “rischio di inquinamento del voto” e “l’alleanza contro natura” Emiliano-Mellone che si è consolidata. «È un fatto grave - dicono i consiglieri comunali Daniele Piccione e Lorenzo Siciliano e il segretario cittadino Rino Giuri - che mira a destabilizzare valori e principi del Pd. L’estrema destra resti fuori dalle Primarie. Questo tipo di “sostegni” alla candidatura di Michele Emiliano rappresentano chiaramente l’apporto che intende offrire al Pd l’attuale presidente della Puglia».
Il Pd neritino,così avverte: «Vigileremo per tutelare le Primarie del nostro partito e della “nostra” gente».
Pippi Mellone, da parte sua, non si è scomposto e, anzi, con una nota ufficiale ha confermato il sostegno ad Emiliano: «Le primarie del Pd sono aperte e non l’ho deciso io.

Per cui confermo il sostegno a Michele Emiliano e invito a votare per lui”. Poi il “promemoria” per quanti si meravigliano dell’iniziativa: “com’è noto, sono stato eletto dopo un governo di centrosinistra, raccogliendo oggettivamente la delusione e la sfiducia che quella esperienza ha generato a Nardò. Mi pare sia un dato incontrovertibile. A quella gente chiedo di votare per Emiliano. Ho il diritto o no di rivolgermi a una parte significativa del mio elettorato? Dov’è lo scandalo? Ma, soprattutto, -continua- sono un sindaco di Puglia che ha incontrato nel presidente della Regione una persona e un amministratore con cui si può collaborare splendidamente, un interlocutore credibile e affidabile per la nostra amministrazione e per la città. È logico ed è naturale, da sindaco prima che da cittadino, auspicare un rafforzamento anche politico del suo ruolo, che passa in questo caso dalle primarie del Partito Democratico. Anche perché prima che un patrimonio del centrosinistra, Michele Emiliano è un patrimonio della Puglia. È sin troppo evidente che a differenza di altri - conclude - io sono allergico all’ipocrisia e mi piace fare le cose alla luce del sole».

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