Multe: 12mila soltanto a gennaio. Incassi per 1 milione di euro. Ma non sempre sono valide: ecco quando contestarle

Il più classico dei nodi riguarda i 90 giorni: è il termine entro il quale la comunicazione al cittadino (tramite raccomandata o Pec) deve essere fatta per essere valida

Multe: 12mila soltanto a gennaio. Incassi per 1 milione di euro. Ma non sempre sono valide: ecco quando contestarle
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 14:37

Ben 11.880 multe a gennaio a Lecce per un importo di più di un milione di euro. In aumento rispetto al 2022. E, dal fronte delle sanzioni, occhio alla data di notifica del verbale per chi è stato pizzicato dalle telecamere. Il 2023 è iniziato all’insegna delle multe per chi si è messo al volante (e non ha rispettato le norme). I photored nei pressi di alcune intersezioni cittadine così come le telecamere Ztl e i pattugliamenti su strada da parte di vigili e ausiliari continuano a costare caro agli automobilisti “distratti” o a chi non vuole rispettare le regole. La conferma arriva dal report sugli accertamenti sanzioni al Codice della strada pubblicati periodicamente dalla Polizia locale. Il 2022 si era chiuso con un bilancio di ben oltre le 100mila multe. E il 2023 non sembra essere roseo.

Ma le multe sono sempre più in aumento per gli automobilisti in tutta la Puglia: il "pericolo" è dietro l'angolo per chi è chiamato a fare i conti, in particolare, con autovelox e photored tanto nei centri cittadini quanto sulle strade extraurbane. Occhio, però, alla consegna del verbale perché spesso dietro la cosiddetta notifica si nascondono dei vizi formali tali da consentire all'automobilista di chiederne l'annullamento.

Come sembra stia accadendo, nelle ultime settimane, in molti Comuni pugliesi, dai piccoli paesi e ai capoluoghi. Il più classico dei nodi riguarda i 90 giorni: è il termine entro il quale la comunicazione al cittadino (tramite raccomandata o Pec) deve essere fatta per essere valida. Se la notifica arriva dal 91° giorno, l'automobilista, come si dice in questi casi, può legittimamente contestarla.

La “postalizzazione”: che cosa è

Tutto facile? Neanche per sogno. Bisogna fare attenzione perché il conteggio non parte dal giorno in cui si è commessa l'infrazione: si parte, invece, dal giorno della cosiddetta "postalizzazione" che corrisponde alla data in cui l'ente (o chi è ne è delegato) ha avviato la procedura di spedizione del verbale con l'ufficio postale. L'errore da non commettere, dunque, è quello di calcolare i 90 giorni a partire dalla data di produzione del verbale tanto che lo stesso ministero dell'Interno, qualche anno fa, aveva chiarito questo aspetto attraverso una circolare secondo quanto disposto dall'articolo 201 del Codice della Strada. Bisogna, invece, verificare - e lo si può fare sia nel portale di Poste Italiane e sia presso l'eventuale ufficio di Polizia locale - quando il verbale recapitato a casa è stato consegnato all'Ufficio postale.  

Un esempio: se un'infrazione è stata commessa il 15 marzo, i 90 giorni non scattano da quella data. Se l'iter della spedizione postale (o della Pec) del verbale scatta il 30 marzo, è da quel giorno che deve scattare il conteggio: se la multa verrà recapitata dal 91° giorno in poi, deve essere annullata per decorrenza dei termini. Con un'avvertenza finale: i giorni si cominciano a calcolare dal giorno successivo alla "postalizzazione". Nel nostro caso dal 31 marzo.

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