Mobilità, via i paletti. Puglia al banco di prova tra ripartenza e controlli

Mobilità, via i paletti. Puglia al banco di prova tra ripartenza e controlli
di Massimiliano IAIA
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Martedì 2 Giugno 2020, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 14:33
Ancora 24 ore e cadranno gli ultimi paletti della fase 2, legati agli spostamenti da una regione all'altra. Da domani, infatti, si potrà liberamente circolare in Italia, senza dover far ricorso all'autocertificazione. Una novità, questa, che interessa in modo particolare la Puglia, pronta ad accogliere turisti come tutti gli anni, pur nel rispetto del distanziamento sociale e con l'utilizzo dei dispositivi di protezione laddove obbligatorio.
Un sospiro di sollievo per i tanti operatori turistici, che nelle scorse settimane avevano temuto di restare completamente fermi per tutta l'estate 2020. Ora che le frontiere si sono riaperte, a questo punto resta da vedere in quanti decideranno comunque di spostarsi, anche se proprio le buone notizie relative alla curva dei contagi inducono a un certo ottimismo, o comunque a nutrire qualche speranza in più rispetto ai giorni passati. Di sicuro, un'altra spinta sugli arrivi giungerà dalla riapertura dell'aeroporto di Brindisi, in programma domani, con lo scalo che era rimasto chiuso sin dal tempo del lockdown. E le compagnie aeree hanno già annunciato i primi voli, anche sul fronte internazionale. In tal senso, gli investimenti maggiori sembrano riguardare i collegamenti con la Svizzera: il primo Brindisi-Ginevra di Easyjet decollerà il 16 giugno, ma già tre giorni prima SwissAir garantirà il Brindisi-Zurigo (e ieri WizzAir ha annunciato l'attivazione del collegamento Bari-Tirana). Anche le Ferrovie dello Stato si preparano alla ripresa degli spostamenti in tutto il Paese. Ma scali e stazioni restano comunque sotto controllo.
Un altro aspetto certamente importante per il comparto turistico è legato alla decisione di non imporre la quarantena a chi verrà in vacanza in Puglia. Basterà una segnalazione. Da domani, insomma, cadrà la prescrizione - per chi arriva in Puglia - di comunicare all'Asl o al medico di base e restare in isolamento per almeno due settimane. Sul tema, lo scorso weekend, il governatore Michele Emiliano era stato chiaro: «Se qualcuno arriva in Puglia potremmo chiedergli la cortesia, non l'obbligo, di segnalare la propria presenza e di tenere memoria dei contatti».
Le Regioni, comunque, continuano a procedere in ordine sparso per cercare di limitare il rischio di nuovi contagi nei propri territori senza però arrivare allo scontro frontale con il governo. Nessun presidente, nonostante le dichiarazioni e le minacce, al momento ha emesso ordinanze in contrasto con la decisione dell'esecutivo. E il perché è abbastanza chiaro: ogni provvedimento che prevedesse patenti sanitarie, quarantene obbligatorie o altre misure in contrasto con quelle nazionali, sarebbe immediatamente impugnato.
Agli spettacoli all'aperto potranno assistere al massimo mille persone, 200 nelle sale al chiuso. Per il resto tutto cambia e in modi diversi.
I numeri, d'altra parte, confermano la linea aperturista stabilita di fatto da alcuni giorni: se poi qualcuno, sottolineano fonti vicine al ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, ritiene di dover chiedere, sempre e solo su base volontaria, le generalità ad un turista, un'autocertificazione o di procedere con il tracciamento, l'esecutivo non si metterà di traverso. Tra l'altro, il clima con i governatori viene definito molto positivo e il ministro ha continuato ad avere contatti con i presidenti delle Regioni.
I dati relativi ai contagi confermano un trend in calo anche in Puglia, pur con un numero più basso di tamponi effettuati (una situazione che, tra l'altro, si rispecchia nel calcolo complessivo su scala nazionale): ieri quattro nuovi casi positivi, gli stessi di domenica ma se l'altroieri i test erano stati 2.177, stavolta sono stati solo 988. E ancora una volta i nuovi contagiati non riguardano le province di Brindisi, Lecce e Taranto: al di là di situazioni particolari come quelle registrate in alcune Rsa, la tendenza pugliese ha sempre visto il maggior numero di casi nel nord della regione. E la conferma è arrivata anche ieri, con tre casi nella provincia di Bari e uno in quella di Foggia. Identico discorso per quanto riguarda i decessi: ieri altri due, uno a testa per le province di Bari e di Foggia (il numero complessivo delle vittime sale a 507). Con altri 24 guariti, ammonta a 2.837 il numero delle persone che si sono lasciate alle spalle il coronavirus. Al momento, in Puglia, gli attualmente positivi sono 1.155.
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