Michelin, brillano le stelle pugliesi

Consegna delle stelle Michelin
Consegna delle stelle Michelin
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Giovedì 7 Novembre 2019, 08:40
È stata presentata al Teatro Municipale di Piacenza la 65a edizione della Guida Michelin Italia, che si conferma la seconda Guida più stellata al mondo e che da oltre novanta anni attribuisce le sue stelle alle città e ai siti di interesse gastronomico e turistico con l'obiettivo di orientare il viaggiatore.
La prima novità è la crescita del gruppo di ristoranti tristellati, una costante dal 2018. Ecco la classifica per gruppi: nella Guida Michelin 2020 i ristoranti che propongono una cucina che vale il viaggio sono undici; sono invece 35 ristoranti che meritano una deviazione; sono 328 i ristoranti dalla cucina di grande qualità, che merita la tappa, dei quali 30 new entry. Le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del cinquanta per cento delle nuove stelle.

Benvenuti nella terra dei cuochi: le Stelle Michelin hanno casa qui
Arriva la prima stella Michelin nel Salento: va al giovane Floriano Pellegrino e a Isabella Potì dei Bros' di Lecce. «E ora ci sposiamo»

Nel panorama stellato della Michelin 2020 - per un totale di 374 ristoranti stellati - c'è spazio anche per la Puglia che prende 12 stelle, anche se nessuno in regione ha conquistato le due o le tre stelle della guida gastronomica più famosa del mondo. Tuttavia la Puglia conquista un dignitoso terzo posto nell'area Sud-Isole dopo Campania e la Sicilia. Per la guida, che è disponibile da oggi in libreria e con app Michelin Ristoranti scaricabile gratuitamente per iOS e Android), è la provincia di Brindisi quella dove si mangia meglio in Puglia con quattro stelle assegnate ad altrettanti ristoranti: si tratta di Già Sotto l'Arco di Carovigno, Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica, Cielo di Ostuni, Due Camini di Savelletri.
Per quanto riguarda il territorio leccese una stella è stata assegnata al ristorante Bros' di Lecce, nel Tarantino una stella se la aggiudica il ristorante Casamatta di Manduria, che rappresenta una new entry al pari di Memorie di Felix Lo Basso, ristorante di Trani, Quest'utlimo - insieme a Quintessenza sempre di Trani, Bacco di Barletta e Umami di Andria - contribuisce a far collezionare quattro stelle alla provincia Bat. Pashà di Conversano e Angelo Sabatelli di Putignano sono invece i ristoranti premiati con una stella in provincia di Bari.
A Casamatta, il ristorante di Vinilia wine resort, arriva quindi la stella Michelin. Torna a brillare nella provincia di Taranto la rossa più ambita nella ristorazione mondiale. Allo chef Pietro Penna e al ristorante Casamatta è giunto l'importante Macaron assegnato dalla Michelin. Un riconoscimento - recita la nota stampa - che arriva a Manduria nel cuore della terra del Primitivo lì dove l'imprenditore metalmeccanico Pietro Lacaita con le figlie Marika e Simona solo due anni e mezzo fa ha dato il via a un progetto che dal primo momento ha raccolto e ottenuto l'apprezzamento della critica.

«Non si può racchiudere la gioia in un commento - spiega lo chef Pietro Penna -. È un riconoscimento che segna profondamente l'uomo e il cuoco. Sono felice, sono grato ma subito dopo aver comunicato la notizia alla brigata ero talmente carico da essermi immerso in una lunga riunione sul futuro di Casamatta. L'adrenalina l'ho smaltita in questi giorni che hanno preceduto l'appuntamento di Piacenza ripensando al percorso professionale fatto e alla sorpresa che ho avuto ormai da adulto e da professionista nel rientrare nella mia terra».
Casamatta è stata la sfida imprenditoriale della famiglia Lacaita che ha deciso di investire in un territorio dalle grandi potenzialità. «Oggi, finalmente, la Terra del Primitivo di Manduria ha il suo riferimento gastronomico e intorno alla stella Michelin assegnata al nostro ristorante commentano Simona e Marika è possibile dare una svolta al sistema di imprenditori che a Manduria costituiscono un importante riferimento nel mondo del vino a livello internazionale. Questa è una buona notizia per la nostra famiglia ma è un valore aggiunto per l'intera provincia di Taranto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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