Metropolitana del Salento sui binari Fse: giallo sui fondi, opere a rischio

Metropolitana del Salento sui binari Fse: giallo sui fondi, opere a rischio
di Francesco G. GIOFFREDI
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Martedì 10 Maggio 2016, 06:24 - Ultimo aggiornamento: 12:59
L’opera passeggia sul filo del rasoio: invocata da tutto il versante meridionale della Puglia, promessa e sponsorizzata dalla giunta Emiliano, già in parte finanziata dalla Regione negli ultimi anni, attrattore - anche - di fondi nazionali convogliati in Puglia dal “fondo revoche” dello Sblocca Italia. Ma la pietra d’inciampo per la metropolitana di superficie del Salento è proprio lì, nelle risorse: sui circa 130 milioni di euro accantonati dallo Sblocca Italia incombe un vero e proprio giallo, perché non è ben chiaro se per davvero quel tesoretto è ancora destinato alla Puglia; e intanto la Regione valuta se e come inserire l’elettrificazione della linea ferroviaria Sud Est da Martina Franca a Gagliano del Capo (la polpa della metropolitana è tutta qui) nell’elenco di interventi finanziati dal Patto Puglia-governo nell’ambito del Masterplan per il Sud. Ma perché gli uffici regionali sono così prudenti? Il ragionamento è il seguente: se la metropolitana ha già una fonte di finanziamento «individuata con un impegno rigoroso» (il fondo revoche dello Sblocca Italia), non ha senso allora erodere la già prosciugata fetta pugliese del Fondo sviluppo e coesione (2 miliardi) alla base del “Patto”. Insomma: quei 2 miliardi non possono compensare ciò che per altra via è comunque dovuto.

Il dibattito nel centrosinistra. La metropolitana di supeficie è però opera strategica, e alla fine la Regione potrebbe comunque metterla al riparo da ogni rischio, tutelandola sotto l’ombrello del “Patto” con palazzo Chigi. Di certo oggi in giunta sarà battaglia tra chi sposa la linea oltranzista («l’opera è già finanziata») e chi invece opta per destinare comunque denaro all’elettrificazione. Anche per questo dai banchi consiliari del Pd parte il pressing asfissiante.

Ieri Ernesto Abaterusso ha spiegato: «Emiliano ha fatto benissimo a sollevare il tema del taglio delle risorse», ora però «il governo regionale è costretto a rivedere i suoi piani e a calibrare i suoi programmi sulla dote finanziaria assegnata» e «rispetto a tante esigenze è un finanziamento inadeguato. Proprio per questo bisogna decidere non sulla base di spinte campanilistiche ma scegliere un indirizzo di fondo: investire su opere infrastrutturali che accompagnino la modernizzazione e la crescita della Puglia». «Per questo - continua - chiedo al presidente di inserire la “metropolitana di superficie del Salento” come priorità perché è l'unica infrastruttura strategica capace di modificare il volto della provincia di Lecce. Il governo regionale deve pertanto finanziare l'elettrificazione delle tratte Martina Franca-Novoli, Lecce-Zollino, Zollino-Gagliano del Capo e Maglie-Otranto sui cui progetti è stata già concessa la relativa Via e quindi sono immediatamente cantierabili. La realizzazione di queste opere è fondamentale e propedeutica alla realizzazione della metropolitana del Salento che, tra l’altro, insieme a quanto si sta già realizzando, permetterà il collegamento con l'aeroporto di Brindisi. Il nuovo management di Fse non sembra avere tanto a cuore questa questione, tanto vero che non si hanno notizie sul suo inserimento o meno nel piano industriale in via di redazione. Anzi le notizie di cui disponiamo sono abbastanza preoccupanti e riferiscono che i soldi originariamente previsti nello “Sblocca Italia” siano stati sottratti senza che nessuno si sia strappato i capelli». Nei giorni scorsi anche Sergio Blasi, consigliere regionale Pd, con una nota aveva sollecitato: «Non possiamo, come rappresentanti istituzionali del Salento, accettare che la metropolitana di superficie, collegata direttamente con l’aeroporto di Brindisi, non sia in cima alle priorità della Regione nel momento in cui selezionerà gli interventi da finanziare con il Fondo di sviluppo e coesione».
Loredana Capone, assessore allo Sviluppo economico, apre lo spiraglio: «L’opera è da sempre una priorità per la giunta. Il progetto presuppone l’elettrificazione dei binari, che ci era stata assicurata con lo Sblocca Italia: va effettuato un accertamento sulle risorse nazionali, per evitare che ci sia un ulteriore scippo a danno della Puglia con relativa difficoltà a inserire la metropolitana tra gli interventi strategici. Nel caso in cui quel finanziamento non sia garantito, bisognerà chiedere al governo di poter inserire l’opera nel “Patto”: non con il Fsc, ma con fondi propri nazionali com’era stato per lo Sblocca Italia. In ogni caso l’elettrificazione è una priorità».
Allo stato attuale, i lavori di elettrificazione sono stati già finanziati (e realizzati) sulle linee Bari-Taranto e Mungivacca-Putignano. Per il tratto (cruciale) Martina Franca-Novoli il progetto ha già incassato la “Via” regionale e fa leva su un finanziamento di 80 milioni. Per completare il circuito salentino occorrerebbero quantomeno altri tre interventi: Lecce-Zollino (18,8 milioni), Zollino-Gagliano (35,6), Maglie-Otranto (10,5). Tutti progetti definitivi e “bollinati” da Via favorevole. C’è solo il progetto preliminare (e per questo, mancando il requisito dell’immediata cantierabilità, non possono essere assorbiti nel Patto governo-Regione) invece per le altre tre linee: Zollino-Gallipoli (23 milioni), Novoli-Gagliano (39), Casarano-Gallipoli (10). Tratti d’elettrificazione per i quali però provano ad attrezzarsi autonomamente i sindaci di Novoli, Carmiano, Copertino, Nardò e Gallipoli: l’idea è quella d’intercettare i contributi dell’asse Interreg III Italia-Albania per modificare la progettazione in ghiacciaia.

Le opere realizzate. Con il Fesr 2007-2013, invece, la Regione ha sostenuto interventi di ammodernamento dell’armamento nell’anello ferroviario di Lecce: 95,8 milioni. Già appaltati poi i lavori (30,5 milioni) per la messa in sicurezza della rete ferroviaria, tali da garantire l’interoperabilità dei treni Fse anche sulla rete di Ferrovie dello Stato: è il cosiddetto Scmt (sistema di controllo marcia del treno), opera propedeutica alla metropolitana di superficie.
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